Questo lavoro dello scrittore e poeta francese Jacques Cazotte (1720-1792) fa parte di quel sulfureo filone letterario settecentesco che ebbe come protagonista il diavolo. La storia inizia con l’incontro fra don Alvaro, nobile spagnolo, e un misterioso signore, tale messer Soberano, che si dice in relazione con gli spiriti dell’aldilà. Pericolosamente affascinato dalla possibilità di dominare i demoni, don Alvaro si fa indurre a compiere un rito esecrando per avvicinare il Nemico. Questi, dopo essergli apparso nelle forme più bizzarre, assume le sembianze di una giovane bellissima e insidiosamente remissiva, tale Biondetta, che si mette subito al suo servizio compiendo prodigi incredibili. Ben presto l’incauto Alvaro si troverà coinvolto in vicende oscure e complesse da cui la Biondetta innamorata lo salverà puntualmente, ma quando anch’egli ricambierà tale sentimento rischiando di perdere la propria anima, l’amore della sua vecchia madre romperà il malefico legame. Compagnia di Prosa di Firenze della Rai con Arnoldo Foà (don Alvaro), Fernando Farese (messer Soberano), Franco Luzzi (il diavolo sotto forma di Spettro), Giovanna Galletti (il diavolo sotto forma di Paggio; Biondetta), Wanda Pasquini (donna Olimpia), la madre (Franca Mazzoni), e inoltre Dori Cei, Fernando Caiati, Jolanda Verdirosi, Corrado De Cristofaro, Tino Erler, Raffaele Giangrande, Gualtiero Giunti, Gianni Pietrasanta, Carlo Principini, Franco Sabani e Enzo Tarascio. Regia di Umberto Benedetto.
