E’ il 3 agosto 1778 quando uno dei teatri più famosi di tutto il mondo si accinge alla sua inaugurazione: sulle note di Europa riconosciuta, un’opera composta per l’occasione da Antonio Salieri, si procede con l’inaugurazione del teatro la Scala di Milano; la celebrazione avvenne alla presenza dell’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este.
Il radio-documentario di Emilio Pozzi, trasmesso dal Programma Nazionale radiofonico il 2 dicembre 1957, ritrae in tutta l’immediatezza delle fonti sonore di cui si avvale la vita che ferve al Teatro alla Scala pochi giorni prima dello spettacolo di apertura della stagione lirica 1957 – 1958. Ai frammenti delle prove del titolo inaugurale, “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi, diretto da Gianandrea Gavazzeni, corredate da una divertente intervista congiunta al soprano Maria Callas e al mezzosoprano Giulietta Simionato, due dei punti forza del cast, e un’altra a Nicola Benois, scenografo, e a Margherita Wallmann, regista, si aggiungono quelli delle prove al pianoforte di tre spettacoli successivi: l’opera “Lohengrin” di Richard Wagner, in italiano, con i cantanti Marcella Pobbe, Mario Del Monaco, Anselmo Colzani, Nicola Zaccaria e il direttore d’orchestra Antonino Votto, in veste di severo concertatore, il balletto “Cenerentola” di Prokofiev, e l’opera “Mathis il pittore” di Paul Hindemith, sempre in versione italiana, con il baritono Rolando Panerai e il direttore d’orchestra Nino Sanzogno. Le moltissime le testimonianze, fra le quali figurano quella del direttore d’orchestra Gavazzeni, del tenore Giuseppe di Stefano, dello scrittore Orio Vergani, della figlia di Arturo Toscanini Wally, fino a quelle degli anonimi appassionati in coda per avere i biglietti o per strappare un autografo ai loro beniamini, evocano icasticamente l’atmosfera di entusiasmo che circonda il leggendario teatro, rendendolo un punto di riferimento non solo degli appassionati ma di tutti gli strati sociali della popolazione di Milano.