Per ricordare la nascita di Luigi Comencini (Salò, 8 giugno 1916 – Roma, 6 aprile 2007), Rai Teche propone una intervista realizzata per “La grande radio” dal giornalista Antonio Roidi, sul grande successo ottenuto dallo sceneggiato televisivo “Le avventure di Pinocchio” (1972).
Luigi Comencini, regista e sceneggiatore italiano di non facile catalogazione (come dimostrano le diverse etichette quali “regista dell’infanzia”, “padre del ‘neorealismo rosa” o della “commedia italiana”), nella sua intensa attività cinematografica ha saputo cogliere i mutamenti dell’Italia del secondo dopoguerra, nella loro dimensione sociale, attraverso una filmografia assai varia per scelte tematiche e registri narrativi.
Premiato con l’Orso d’argento a Berlino nel 1954 per “Pane, amore e fantasia” (1953), nel 1967 ha ottenuto con il film “Incompreso” (1966) il David di Donatello per la migliore regia e nel 1987 il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia. Il debutto cinematografico avviene nel 1937 con il cortometraggio “La novelletta”, che adotta uno stile documentaristico e che sarà poi sviluppato nel dopoguerra con il breve documentario “Bambini in città “(1946), sulla condizione dell’infanzia nelle periferie urbane. Il grande successo di pubblico arriva con “Pane, amore e fantasia” (1953) e con il seguito, “Pane, amore e gelosia” (1954), nei quali Comencini fonde i caratteri della commedia dell’arte e quelli della commedia sociale. Dopo “La bella di Roma” (1955), gira negli anni successivi film di generi diversi quali “La finestra sul luna Park” ( 1957), “ Mariti in città” (1957), “ Mogli pericolose” ( 1958), per realizzare poi una delle sue opere più significative della sua carriera cinematografica “Tutti a casa” (1960), con la grande interpretazione di Alberto Sordi. Seguono film quali “A cavallo della tigre” (1961), “ La ragazza di Bube” (1963), “Il compagno Don Camillo” (1965); “Lo scopone scientifico” (1972) e “Delitto d’amore” (1974, “La donna della domenica” (1975). Negli anni successivi l’interesse per l’infanzia torna al centro della filmografia di Comencini caratterizzata ulteriormente da lunghe produzioni televisive di derivazione letteraria: “Le avventure di Pinocchio” (1972), “Cuore” (1985) e “La Storia” (1987) di Elsa Morante.