Rai Teche prosegue il suo percorso di narrazioni inedite, realizzato utilizzando esclusivamente la potenza creativa del frammento d’archivio, con un progetto dedicato a Fausto Coppi in occasione del centenario della sua nascita, il prossimo 15 settembre 2019, e in occasione dei 110 anni del Giro d’Italia. Un omaggio ricco di contenuti rari, talvolta inediti, ad uno degli atleti più amati di tutti i tempi, divenuto un’icona nella storia del nostro Paese. L’ideazione è quella di una collection editoriale pensata ad hoc per il web composta da 80 pillole, scritte e condotte dal giornalista sportivo Paolo Viberti e realizzate in collaborazione con CPTV Torino e Radiofonia Torino, che ripercorreranno le tappe salienti della vita sportiva e personale del grande atleta.
Su www.raiplay.it la fascia monografica Coppi100 all’interno della quale poter trovare ogni giorno nuovi contributi e curiosità. Tasselli di un unico racconto esposti in ordine cronologico che andranno a comporre il ritratto della vita entusiasmante del campionissimo per offrire agli appassionati del ciclismo e a tutto il pubblico anche un affresco dell’Italia di quegli anni.
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Giro ‘46: Bartali batte un Coppi infortunato
L’italia deve scegliere tra monarchia e Repubblica e quindi il Giro del 1946 inizia
soltanto il 15 giugno, molto più tardi del solito. E scatta con un antefatto importante: il 5
maggio 1946 i due campioni litigano al Campionato di Zurigo: fuga a due Coppi-Bartali,
c’è un accordo, Bartali lo fa saltare e vince, Coppi infuriato. Si parte da Milano per Torino
e la prima maglia rosa è di Giordano Cottur. Ecco il resoconto da L’italia dì Coppi e
Bartali di Giancarlo Governi. Nel fumato si citerà di un infortunio patito da Coppi ma che
lo stesso Fausto non volle far sapere ai giornalisti con un atteggiamento quantomeno
misterioso.