Rai Teche prosegue il suo percorso di narrazioni inedite, realizzato utilizzando esclusivamente la potenza creativa del frammento d’archivio, con un progetto dedicato a Fausto Coppi in occasione del centenario della sua nascita, il prossimo 15 settembre 2019, e in occasione dei 110 anni del Giro d’Italia. Un omaggio ricco di contenuti rari, talvolta inediti, ad uno degli atleti più amati di tutti i tempi, divenuto un’icona nella storia del nostro Paese. L’ideazione è quella di una collection editoriale pensata ad hoc per il web composta da 80 pillole, scritte e condotte dal giornalista sportivo Paolo Viberti e realizzate in collaborazione con CPTV Torino e Radiofonia Torino, che ripercorreranno le tappe salienti della vita sportiva e personale del grande atleta.
Su raiplay.it la fascia monografica Coppi100 all’interno della quale poter trovare ogni giorno nuovi contributi e curiosità. Tasselli di un unico racconto esposti in ordine cronologico che andranno a comporre il ritratto della vita entusiasmante del campionissimo per offrire agli appassionati del ciclismo e a tutto il pubblico anche un affresco dell’Italia di quegli anni.
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L’Italia risorge grazie e Gino e Fausto
Siamo nel 1946, l’anno della rinascita, l’anno in cui il ciclismo ritroverà il Giro d’Italia. Il
Bel Paese ha bisogno di sognare e Io fa buttandosi a capofitto nello sport. Nel calcio con
il Grande Torino, nell’automobilismo con la fine carriera di Nuvolari e Varzi, che morì
nel 1948, e con la crescente competitività di Alberto Ascari, figlio d’arte. E nel ciclismo
con Coppi e Bartali, che diedero vita a una rivalità a tratti furiosa. Gino è sempre nella
Legnano, mentre Fausto è passato alla Bianchi con Giovanni Tragella direttore sportivo
e Pinella De Grandi meccanico. Eberardo Pavesi, patron della Legnano, ammetterà anni
dopo il suo grave errore: non confermai Fausto perché lo vidi gracile e indebolito dalla
Guerra e non pensavo che potesse ritornare a vincere come nel 1940.
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