Rai Teche prosegue il suo percorso di narrazioni inedite, realizzato utilizzando esclusivamente la potenza creativa del frammento d’archivio, con un progetto dedicato a Fausto Coppi in occasione del centenario della sua nascita, il prossimo 15 settembre 2019, e in occasione dei 110 anni del Giro d’Italia. Un omaggio ricco di contenuti rari, talvolta inediti, ad uno degli atleti più amati di tutti i tempi, divenuto un’icona nella storia del nostro Paese. L’ideazione è quella di una collection editoriale pensata ad hoc per il web composta da 80 pillole, scritte e condotte dal giornalista sportivo Paolo Viberti e realizzate in collaborazione con CPTV Torino e Radiofonia Torino, che ripercorreranno le tappe salienti della vita sportiva e personale del grande atleta.
Su www.raiplay.it la fascia monografica Coppi100 all’interno della quale poter trovare ogni giorno nuovi contributi e curiosità. Tasselli di un unico racconto esposti in ordine cronologico che andranno a comporre il ritratto della vita entusiasmante del campionissimo per offrire agli appassionati del ciclismo e a tutto il pubblico anche un affresco dell’Italia di quegli anni.
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Esplode la rivalità nata nel ‘41
Gino vìnce il 3° Giro a 32 anni. Mondiale 1946 a Zurigo. Coppi attacca, ma è fatto fuori
da una foratura. 11 settembre 1946: prima volta a Parigi. Sembra un contadino vestito a
festa, dicono i francesi. Vince il Criterium de Trocadero, tre giorni dopo anche il Grand
Prix des Nations. Giro di Lombardia 1946: Bartali subito out per diarrea, Coppi fa il
forcing sul Ghisallo. A Milano vince solitario su luigi Casola e Michele Motta. 22
novembre ‘46. Stagione invernale sui velodromi. Al Vel d’Hiv di Parigi. Impressiona! C’è
anche Bruna, scandalizzata dai costumi audaci delle ballerine alle Folies Bergères. Sono
molto diversi, Coppi e Bartali che esaltano l’Italia. Ecco come li vede Gianni Brera, uno
dei più grandi giornalisti sportivi italiani di sempre