Giorgio Bassani (Bologna, 4 marzo 1916 – Roma, 13 aprile 2000) è stato uno scrittore, poeta e politico italiano, fondatore e poi presidente di Italia Nostra dal 1965 al 1980.
Nel 1945 pubblicò le poesie Storie dei poveri amanti e altri versi, mentre nel 1947 scrisse una seconda raccolta di versi Te lucis ante. Nel 1948 Marguerite Caetani, che fondò e curò la pubblicazione della rivista letteraria Botteghe Oscure, invitò Bassani a redigerla.
Al 1953 risale La passeggiata prima di cena, al 1955 Gli ultimi anni di Clelia Trotti. Lo stesso anno diventò anche redattore della rivista Paragone, fondata nel 1950 da Roberto Longhi e Anna Banti, nella cui redazione conobbe, tra gli altri, Pier Paolo Pasolini.
Nel 1956 pubblicò le Cinque storie ferraresi, con le quali vinse il Premio Strega. Nel 1957 divenne docente di storia del teatro all’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”, incarico che mantenne sino al 1967. Nel 1958 pubblicò Gli occhiali d’oro incentrato sul tema dell’omosessualità quale motivo di emarginazione.
In qualità di consulente e direttore editoriale della Feltrinelli, Bassani riuscì a far pubblicare Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e aiutò diversi altri, come Manlio Cancogni, Antonio Delfini e Franco Fortini. Tra gli stranieri aiutò a divulgare Jorge Luis Borges, Edward Morgan Forster, Ford Madox Ford, Karen Blixen e soprattutto Boris Pasternak il cui Il dottor Živago fu un’anteprima mondiale e un grande successo di vendite. Nel 1960 pubblicò Una notte del ’43 e Le storie ferraresi, che raccoglie il meglio della sua produzione narrativa (ma chiuse Botteghe Oscure, sul cui ultimo numero scrisse un Congedo). Collaborò con le più prestigiose riviste e con alcune testate giornalistiche di alto livello: Approdo, La Fiera Letteraria, Letteratura, Nuovi Argomenti, Il Mondo, Officina, Corriere della Sera.
Continuò inoltre come sceneggiatore con Luchino Visconti e Luis Trenker, mentre Florestano Vancini decise di portare sullo schermo La lunga notte del ’43. Nel 1962 egli ottenne il suo massimo successo editoriale, con la pubblicazione del romanzo di formazione Il giardino dei Finzi-Contini, scritto all’Hotel Le Najadi di Santa Marinella, lontano cioè dalla sua Ferrara. L’opera rappresenta la più completa espressione del suo mondo, dal piano formale e stilistico all’esperienza morale, intellettuale e politica. Bassani racconta sul filo della memoria la realtà della ricca borghesia ebraica a Ferrara durante il fascismo, partendo dalla sua esperienza personale e mediata dalla sua visione poetica, modificando nomi e luoghi ma mantenendo inalterato il clima che si viveva nella città estense in quel periodo, culminato con le leggi razziali. Vittorio De Sica ne farà un film.
Nel 1963 si amareggiò per gli attacchi del Gruppo 63 e, a seguito della pubblicazione di Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino, a cui aveva consigliato una revisione, ma che Giangiacomo Feltrinelli fece uscire presso un’altra collana, lasciò la casa editrice. Nel 1964 uscì Dietro la porta (e in francese, presso Gallimard, Les lunettes d’or et autres histoires de Ferrare che aprì la lunga serie di traduzioni all’estero delle sue opere). Fu vicepresidente della RAI (incarico che lasciò dopo un solo anno) e nel 1966 venne scelto come presidente della giuria della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. L’anno dopo acquistò una casa al mare a Maratea e dal 1968, per una quindicina di anni, vi trascorse le estati. Molte delle sue poesie raccolte in Epitaffio (1974) e In gran segreto (1978) prendono spunto da Maratea e dal retroterra lucano e sono ispirate da Anne-Marie Stehlein, americana d’origine che viveva a Parigi, con cui Bassani aveva avuto un’intensa relazione amorosa. Pubblicò L’airone (1968), L’odore del fieno (1972), Dentro le mura (1973, riscrittura delle storie ferraresi), fino a Il romanzo di Ferrara (1974, nel 1980 nella sua versione definitiva).
Intanto nel 1971 venne nominato dalla Repubblica Francese cavaliere dell’ordine della Legion d’onore e tenne lezioni in qualche università statunitense e canadese. Nel 1978 conobbe l’americana Portia Prebys, con la quale convisse dal 1991 al 2000, anno della sua morte. Nel 1982 pubblicò la raccolta di tutte le sue poesie in In rima e senza e nel 1984 la raccolta di tutti i suoi saggi e le sue riflessioni critiche in Di là dal cuore. Altre pubblicazioni sono Storie dei poveri amanti e altri versi (1945), Un’altra libertà (1951), Le parole preparate (1967), In gran segreto (1978).
Per il ventennale della sua morte Rai Teche pubblica il documentario “Il giardino perduto di Bassani” per la regia di Silvana Palumbieri
Il giardino perduto di Giorgio Bassani
durata 60’
Anno di produzione 2010
Sul filo della memoria, Bassani racconta la propria vita, si interpreta, riflette sui motivi della propria opera, raccolta tutta nel Romanzo di Ferrara. Lì dove ha avuto luogo la tragedia degli ebrei ferraresi finiti nei campi di sterminio durante la seconda guerra mondiale.