Peter del Monte fu il primo.
Il primo al mondo.
Era l’estate del 1986 quando a Trieste iniziarono le riprese di “Giulia e Giulia”, il primo film al mondo girato in elettronica in Alta Definizione. Era lui il regista. Da quel primo ciack in piazza Unità di Italia è iniziata la storia del cinema digitale. Un film senza pellicola, una bestemmia che nessuno voleva pronunciare con tutti gli autori e gli artisti chiusi nel fortino della tradizione contro la barbarie dell’innovazione. Immagine calda contro immagine fredda allora si diceva.
Peter fu l’unico a uscire allo scoperto e ad accettare di viaggiare in terre nuove e sconosciute.
Il suo nome venne suggerito da Gaetano Stucchi, un dirigente visionario in un gruppo di donne e uomini guidati dal più visionario di tutti: Massimo Fichera.
Fino a quel momento aveva diretto film premiati a Venezia come “L’Altra Donna” o apprezzati dalla critica come “Piso Pisello” e “Piccoli fuochi”. Era quello che si definiva un autore, anzi un giovane autore (una qualifica sulla quale era il primo a scherzarci su) che ebbe il coraggio di uscire dall’universo culturale in cui stava abbarbicato il cinema, non solo in Italia.
Abituato ai piccoli budget si trovò letteralmente catapultato in una grande operazione internazionale che vedeva nel cast Kathleen Turner, Sting e Gabriel Byrne. Oltre a loro i più importanti professionisti del cinema italiano come Peppino Rotunno e Mario Garbuglia, lo scenografo de Il Gattopardo. Entrò in punta di piedi e piegò quella macchina enorme al suo modo intimo e psicologico di narrare le storie senza nessun timore reverenziale per gli attori che doveva dirigere.
La Turner dovette ripetere per sette volte una caduta dalle scale fino a quando lui non fu contento di come fosse venuta la scena, anche se ebbe poi il pudore di non girare quella che tecnicamente si chiama la “riserva”.
La star eseguì e……il giorno dopo arrivò la lettera del suo avvocato che diffidava la produzione a ripetere un’operazione del genere. Peter la lesse, fece il suo sorriso gentile, e…la mattina seguente la tenne per due ore sotto una pioggia battente per una sequenza che considerava essenziale.
La Rai è stata la prima.
La prima al mondo.
Credeva allora nel futuro ed era convinta che il dovere del Servizio Pubblico fosse quello di essere una sorta di locomotiva che trascinasse l’intero sistema nella modernità. Le tecnologie non andavano subite, ma al contrario spinte al massimo della loro potenza.
Ne era convinto Massimo Fichera, uno dei più straordinari dirigenti che l’Azienda abbia mai avuto.
Proveniva dal mondo Olivetti e ripeteva come un mantra “Dobbiamo interessarci del futuro, è lì che trascorreremo il resto della nostra vita”
Lanciò il progetto della distribuzione via satellite del segnale televisivo, i nuovi servizi telematici e l’Alta Definizione sia televisiva che cinematografica. Giulia e Giulia non fu un esperimento piccolo e marginale ma un grande film internazionale prodotto dalla Rai con le migliori professionalità interne quasi tutte del CPTV di Milano.
Fu il tempo in cui la Rai vide davvero gli anni che sarebbero arrivati.
Da sola e per prima.
Francesco Pinto
Giulia e Giulia è un film del 1987 diretto da Peter Del Monte. Prodotto per RAI Radiotelevisione Italiana, è il primo film di fiction al mondo girato con la videocamera Sony HDVS, un sistema analogico ad alta definizione.
Guarda il film in versione integrale