Giovanni Reale (Candia Lomellina, 15 aprile 1931 – Luino, 15 ottobre 2014) è stato un filosofo, storico della filosofia, accademico e traduttore italiano.
Nell’intervista, il professore narra il pensiero e la vita di Lucio Anneo Seneca (in latino: Lucius Annaeus Seneca; Corduba, 21 maggio del 4 a.C. – Roma, 19 aprile 65), anche noto semplicemente come Seneca o Seneca il giovane, filosofo, drammaturgo e politico romano, esponente dello stoicismo eclettico di età imperiale, o nuova Stoà, attivo in molti campi, compresa la vita pubblica, alla quale, in qualità di senatore e questore, diede un impulso riformatore.
Condannato a morte da Caligola, ma graziato dall’intervento di un’amante dello stesso imperatore, condannato alla relegatio da Claudio che poi lo richiamò a Roma, divenne tutore e precettore del futuro imperatore Nerone, su incarico della madre Giulia Agrippina Augusta. Quando Nerone e Agrippina entrarono in conflitto, Seneca approvò l’esecuzione di quest’ultima come male minore. Dopo il cosiddetto “quinquennio di buon governo” o “quinquennio felice” (54-59), in cui Nerone governò saggiamente sotto la tutela di Seneca, l’ex allievo ed il maestro si allontanarono sempre di più, portando il filosofo al ritiro politico che aveva sempre desiderato. Tuttavia Seneca, forse implicato in una congiura contro di lui (nonostante si fosse ritirato a vita privata), cadde vittima della repressione, e venne costretto al suicidio dall’imperatore.
Il pensiero di Seneca venne fortemente influenzato dalle vicissitudini della sua vita, perché le decisioni che fu costretto a prendere, sacrificando affetti e vita privata in favore della ragion di stato, condizionarono fortemente le sue riflessioni filosofiche e le sue opere.
L’intervista è tratta dalla raccolta
Progetto filosofi – Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche
Riferimenti bibliografici
Reale Giovanni, La filosofia di Seneca come terapia dei mali dell’anima, Bompiani, Milano, 2003.
Seneca Lucio Anneo, Dialoghi, 64 A.C.
Seneca Lucio Anneo, Epistulae morales ad Lucilium, 65 A.C.