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Progetto filosofi – Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche
Il filosofo Gennaro Sasso, già direttore dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli fondato nel 1946 da Benedetto Croce, è presidente della “Fondazione Giovanni Gentile”, presidente dell'”Edizione nazionale delle Opere di Benedetto Croce” e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. In questa lezione introduce il concetto storico di giusnaturalismo partendo dalla storia del pensiero dei greci antichi. Partendo da Tucilide, una definizione della legge di natura che “come tale caratterizza uniformemente la natura umana e dispone in base all’idea che ciascun uomo riceve il comando di adempiere alle funzioni fondamentali dell’utile, e di esercitare lo strumento che l’utilità richiede, ovvero la forza”. In tal senso, spiega il filosofo, la riflessone di Tucilide delinea un tipo di realismo politico che giungerà fino al pensiero di Machiavelli. Anche per i sofisti la legge di natura coincide con l’utilità ma non viene vista come una arbitrarietà della condotta ma come una necessità della natura umana, da cui emerge anche il formidabile conflitto tra le utilità individuali. Il conflitto tra l’utilità del popolo, e la supremazia di un gruppo sull’altro, vengono però anche intesi come risultanza della necessità divina.
Per il filosofo, invece, nel pensiero di Platone, la legge di natura non coincide con la prospettiva utilitaristica, ma con l’idea di giustizia, pur sempre ratificata da una necessità ideale o divina. Per i sofisti, dunque, la legge di natura è l’utile, mentre per Platone equivale alla giustizia.
Per Aristotele, invece, il diritto naturale è una regola di razionalità interna in forza della quale i fatti umani si devono disporre nella luce della giustizia. La regola
Riferimenti bibliografici
Platone – La Repubblica, IV secolo a.C.
Aristotele – Etica nicomachea, IV secolo a.C.
Marco Tullio Cicerone – De Legibus, 52 a.C.