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Progetto filosofi – Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche
Sergio Benvenuto (Napoli, 1948) è uno psicoanalista, filosofo e scrittore italiano. Già Primo Ricercatore presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) del CNR a Roma. Professor Emeritus di Psicoanalisi presso l’Istituto Internazionale di Psicologia del Profondo di Kiev (gemellata all’Università di Nizza). Ha fondato (nel 1995) e diretto l’European Journal of Psychoanalysis.
In questa intervista illustra il pensiero di Paul-Michel Foucault (Poitiers, 15 ottobre 1926 – Parigi, 25 giugno 1984 ) filosofo, sociologo, storico della filosofia, accademico e saggista francese.
Filosofo, “archeologo dei saperi”, saggista letterario e docente presso il Collège de France, fu una delle personalità di spicco della corrente filosofico-antropologica strutturalista e post-strutturalista tra gli anni sessanta ed i primissimi anni ottanta, assieme a pensatori del calibro di Claude Lévi-Strauss, Jacques Lacan, Louis Althusser, Roland Barthes, Pierre Klossowski e Gilles Deleuze.
Tra i grandi pensatori del XX secolo, Foucault fu l’unico che realizzò il progetto storico-genealogico propugnato da Friedrich Nietzsche, andando a colmare una mancanza nel sapere contemporaneo ovvero una storia della follia, del crimine e della sessualità.
Secondo Benvenuto, tuttavia, Foucault raggiunge la propria fama come critico della forma di vita contemporanea, nella sua analisi critica sull’origine di “istituzioni totali” come il manicomio, l’ospedale, il carcere.
Parallelamente al lavoro di Kuhn per la storia della scienza, anche Foucault avversa la storiografia tradizionale su fenomeni sociali, storiografia per cui si intendevano i fenomeni e le istituzioni sociali come frutto di un progresso costante. Così come Kuhn mostra, nel celebre “la struttura delle rivoluzioni scientifiche”, un’evoluzione a salti o un repentino cambio di paradigma, allo stesso modo, Foucault elabora una ricostruzione delle scienze umane fatta di grandi discontinuità, rompendo l’idea di una storia lenta o comunque composta da piccoli progressi accumulati con continuità secolo dopo secolo.
Discostandosi dall’umamisno e dall’esistenzialismo, movimenti di pensiero correnti negli anni di studio di Foucault, il pensatore francese riprende l’eredità nietzschiana e heideggeriana dell’uomo come costrutto culturale relativamente recente, intorno al quale ripensare una storiografica umana nei termini delle influenze politiche, sociali, economiche che hanno condizionato l’uomo e il suo agire.
Riferimenti bibliografici
Foucault Michel, Storia della follia nell’età classica (1961), trad. Franco Ferrucci, Emilio Renzi e Vittore Vezzoli, Rizzoli, Milano 1963.
Foucault Michel, Malattia mentale e psicologia (1962), a cura di Fabio Polidori, Cortina, Milano 1997.
Foucault Michel, Nascita della clinica: il ruolo della medicina nella costituzione delle scienze umane oppure con sottotitolo Una archeologia dello sguardo medico (1963), trad. Alessandro Fontana, Einaudi, Torino 1969.
Foucault Michel, Le parole e le cose: un’archeologia delle scienze umane (1966), trad. Emilio Panaitescu, Rizzoli, Milano 1967.
Foucault Michel,, L’archeologia del sapere (1969), trad. Giovanni Bogliolo, Rizzoli, Milano 1971.
Foucault Michel,, Sorvegliare e punire: nascita della prigione (1975), trad. Alcesti Tarchetti, Einaudi, Torino 1976.
Foucault Michel,, Microfisica del potere: interventi politici, a cura di Alessandro Fontana e Pasquale Pasquino, Einaudi, Torino 1977.
Foucault Michel, La volontà di sapere (1976), trad. Pasquale Pasquino e Giovanna Procacci, Feltrinelli, Milano 1978.
Foucault Michel,, L’uso dei piaceri (1984), trad. Laura Guarino, Feltrinelli, Milano 1984.
Foucault Michel, La cura di sé (1984), trad. Laura Guarino, Feltrinelli, Milano 1985.