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Progetto filosofi – Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche
Nell’intervista, il filosofo Evandro Agazzi (Bergamo, 23 ottobre 1934) spiega la relazione tra scienza e realismo.
Il professore esordisce con l’idea che, storicamente, la conoscenza è la ricerca di una verità certa e indubitabile. Galileo Galilei, parlando della conoscenza del mondo naturale, si attestava alla conoscenza dei fenomeni intesi come “accidenti reali” che si riferiscono alle sostanze naturali in quanto matematizzabili.
Nella filosofia kantiana, la distinzione tra fenomeno e noumeno (cosa in sé) garantisce una conoscenza vera, universale, necessaria e dotata di certezze.
Nell’Ottocento si stabilisce definitivamente l’idea che la conoscenza scientifica sia l’unico tipo di conoscenza che meriti di essere chiamata tale, in quanto vera e certa. Si tratta di un ideale che è passato alla storia con l’appellativo di scientismo.
Questo quadro viene confutato in maniera radicale con la crisi dei fondamenti nella matematica e nella fisica, tra fine Ottocento e inizio Novecento. Le geometrie non euclidee, le teorie relativistiche della fisica e le teorie dei quanti hanno messo in seria discussione il paradigma meccanicistico e deterministico della scienza.
Ernst Mach dirà allora che compito della scienza è quello di orientarci nell’azione, tutto il resto è una costruzione che ha un senso pragmatico, funzionale ma l’idea che si viene affermando nel Novecento è che la scienza non sia più, come si credeva nell’Ottocento, lo specchio della realtà, ma un insieme di modelli utili al funzionamento della tecnologia e dei saperi applicati.
Riferimenti bibliografici
Ernst Mach – L’analisi delle sensazioni 1905.
Ernst Mach – Conoscenza ed errore. Abbozzi per una psicologia della ricerca. Introduzione di Aldo G. Gargani. 2011
Galileo Galilei – Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo