Il 5 aprile 1588 nasceva il filosofo politico britannico Thomas Hobbes (Westport, 5 aprile 1588 – Hardwick Hall, 4 dicembre 1679), sostenitore del giusnaturalismo e autore nel 1651 dell’opera di filosofia politica Leviatano. Oltre che di teoria politica si interessò e scrisse anche di storia, geometria, etica ed economia.
Per l’Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche, il filosofo Pasquale Pasquino spiega e commenta il pensiero di Thomas Hobbes.
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Norberto Bobbio, uno dei più grandi studiosi italiani di Hobbes, ha sostenuto che l’autore del Leviatano è anche l’inventore dell’individualismo moderno, che poi è alla radice dello stato di diritto. Bobbio, che si è formato negli anni ’30, ha proposto la lettura della filosofia politica di Hobbes, perché per Hobbes non esistono forze sociali con attribuzioni specifiche ma esistono solo individui con uguali diritti, e di contro l’autorità pubblica che rappresenta l’unico altro soggetto della dottrina giusnaturalistica.
Il concetto dello stato di natura svolge un ruolo centrale nell’opera del filosofo anglosassone. E’ l’idea di condizioni naturale dell’umanità che permette al filosofo di ridisegnare l’anatomia della città in termini innovativi.
Negli anni recenti si è sviluppato un forte interesse al pensiero politico di Hobbes e i due filoni principali di indagine hanno studiato sia il contesto storico da cui prende le mosse il pensiero hobbesiano, sia le parti formali e più astratte del Leviatano, l’opera centrale di Thomas Hobbes, (Leviathan or The Matter, Forme and Power of a Common Wealth Ecclesiastical and Civil generalmente abbreviato in Leviathan, 1651) Il libro tratta il problema della legittimità e della forma dello Stato, rappresentato sulla copertina della prima edizione del testo come un gigante costituito da tanti singoli individui; il gigante regge in una mano una spada, simbolo del potere temporale, e nell’altra il pastorale, simbolo del potere religioso, a indicare che, secondo Hobbes, i due poteri non vanno separati.
Per Hobbes lo stato di natura è un concetto che ha una duplice funzione: retorica, in quanto opera come un exemplum medievale di cosa sarebbe accaduto se i fedeli avessero deviato dai precetti della morale cristiana: in uno stato di natura gli individui vivono in una condizioni di terrore, di anarchia, in cui non esiste un potere comune quando i soggetti si rifiutano all’obbedienza. La funzione retorica, dunque, si avvale del concetto di stato di natura per mostrare le conseguenze disastrose dell’assenza di potere cui gli uomini sottostiano.
L’altra funzione del concetto di stato di natura, invece, è di tipo giuridico: in una condizione naturale ciascun individuo ha un diritto irrinunciabile a garantire la propria sopravvivenza. Tuttavia, se non esiste un’autorità politica in grado di garantire la sopravvivenza, ciascun individuo è fornito di un diritto supplementare, dato dal diritto di natura: la possibilità di fare tutto ciò che è utile e necessario per conseguire la sopravvivenza (Lo ius in omnia). Questo si trasforma in un diritto a fare qualsiasi cosa, che ratifica l’espressione homo homini lupus (letteralmente, «l’uomo è un lupo per l’uomo»).Tale espressione latina dell’uomo nello stato di natura è stata ripresa e discussa nel XVII secolo dal filosofo inglese Thomas Hobbes secondo cui la natura umana è fondamentalmente egoistica, e a determinare le azioni dell’uomo sono soltanto l’istinto di sopravvivenza e quello di sopraffazione. Egli nega che l’uomo possa sentirsi spinto ad avvicinarsi al suo simile in virtù di un amore naturale.
Se gli uomini si legano tra loro in amicizie o società, regolando i loro rapporti con le leggi, ciò è dovuto soltanto al timore reciproco. L’assenza di uno stato di diritto crea dunque una condizione di incertezza totale
Riferimenti bibliografici
Hobbes Thomas, Leviatano (1651)
Hobbes Thomas, Della libertà e necessità (1654) – Trattato religioso
Hobbes Thomas, De Corpore (1655)
Hobbes Thomas, De Homine (1658)
Hobbes Thomas, Dialogo tra un filosofo e uno studente del diritto comune d’Inghilterra (1666)
Pasquino Pasquale, Thomas Hobbes – Stato di natura e libertà, Anabasi, 1994