Il 20 maggio 1960, al Festival internazionale del film di Cannes, “La dolce vita” di Federico Fellini vince la Palma d’oro.
Per ricordare le grandi opere del regista guarda Fellini fine mai , il docu-film Rai Teche, Rai Cinema e Aurora Tv per la regia di Eugenio Cappuccio
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FELLINI FINE MAI
Quando i film non finivano mai. Accadeva con uno dei più grandi registi italiani, genio indiscusso anche a livello internazionale: Federico Fellini. Un personaggio al quale – nel centenario della nascita – Rai Teche, Rai Cinema e Aurora Tv dedicano il film doc firmato da Eugenio Cappuccio, già suo assistente, “Fellini Fine Mai”, in onda per Speciale Tg1 domenica 19 gennaio alle 23.45 su Rai1, dopo essere stato presentato alla Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, in concorso nella sezione “Venezia Classic. Documentari sul Cinema”.
Quello che Cappuccio racconta in prima persona – in un doc il cui titolo fa riferimento al “The End” che il regista non voleva mai vedere sul grande schermo – è un Fellini fatto rivivere attraverso la potenza delle immagini, dei suoni e delle fotografie custoditi da Rai Teche: frammenti di vita e di poetica del cinema, spesso sconosciuti, e svelati da chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui e di condividere la sua esperienza come appunto Cappuccio che ricostruisce il percorso che lo ha portato a conoscere Fellini a Rimini quando era appena adolescente e poi, dopo aver studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia, a collaborare come assistente sul set di “Ginger e Fred”. Attraverso materiali di repertorio e interviste, Cappuccio parte dai luoghi in cui Fellini ha iniziato a raccontare le sue storie, e si lancia verso nuove scoperte del suo “mondo segreto” che troverà la sua massima espressione nelle possibilità offerte da Cinecittà: una sorta di “rivelazione” su ciò che ha dato forma e vita a molti dei più bei film della storia del cinema, un viaggio personale e familiare intimo, ma anche uno sguardo agli “incompiuti” di Fellini per molti versi ancora più enigmatici. Per questo il film documentario ospita anche numerose testimonianze originali e preziose come quelle di Vincenzo Mollica, Antonello Geleng, Sergio Rubini, Francesca Fellini, Andrea De Carlo, Mario Sesti.
A questi si aggiunge la voce (e la matita) di un altro grande che negli ultimi anni di vita e lavoro di Fellini lo ha affiancato per dare forma e colore ai sogni del Maestro che l’industria cinematografica faticava a realizzare: Milo Manara. Proprio il rapporto tra Fellini e Manara è uno dei complessi e originali binari percorsi alla scoperta dei “segreti” di un uomo e di un cinema che sullo schermo non metteva la parola “Fine” al termine delle vicende raccontate.
Da “Viaggio a Tulum”, in cui lo stesso Eugenio Cappuccio, allora giovanissimo assistente alla regia di Fellini, fu coinvolto in circostanze paradossali, fino a Mastorna, film rimasti su carta, i cui disegni non sono mai diventati pellicola.
Si scopre così che chiunque abbia avuto la fortuna di lavorare accanto al Grande Maestro non ha soltanto contribuito a realizzare dei capolavori e a partecipare a un’avventura culturale, figurativa, estetica, ma ha condiviso un mondo fantastico in cui la realità si intrecciava con la superstizione e in cui i segni del destino e le premonizioni erano fondamentali.
Un film di
Eugenio Cappuccio
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Soggetto
EUGENIO CAPPUCCIO
MARIO SESTI
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Montaggio
GRAZIANO FALZONE
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Musiche originali
VINCENZO LUCARELLI
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Prodotto da
GIANNANDREA PECORELLI
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Con la gentile partecipazione di
GIANFRANCO ANGELUCCI
DANIELA BARBIANI
MICHELE BONITO
FERRUCCIO CASTRONUOVO
ANDREA DE CARLO
CHRISTINA ENGELHARDT
FRANCESCA FABBRI FELLINI
MASSIMO ANTONELLO GELENG
GABRIELLA GIORGELLI
MILO MANARA
VINCENZO MOLLICA
GIOVANNI NICCOLI
SERGIO RUBINI
GIACOMO ALESSIO TOSI
Una produzione Rai Cinema Rai Teche Aurora F