Il 28 novembre 1680 muore Gian Lorenzo Bernini, scultore, urbanista, architetto, pittore, scenografo e commediografo italiano. Genio delle forme, Bernini è considerato il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. La sua opera conobbe un clamoroso successo e dominò la scena europea per più di un secolo dopo la morte; analogamente, l’influenza di Bernini sui contemporanei e sui posteri fu di enorme portata.
Oltre che scultore e pittore di portata eccezionale, Bernini fu uno degli architetti più prolifici, artefice di un’architettura plastica e chiaroscurale, mediante l’ideazione di edifici che riuscivano a coprire spazi di immense dimensioni con l’impiego di superfici curvilinee (in netto contrasto con quelle rettilinee di greca memoria). Bernini avrebbe poi condensato l’insegnamento michelangiolesco e romano con la sua inesauribile vena inventiva, conferendo alle proprie architetture un senso nuovo della decorazione e del pittoresco.
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