Nel 1966, all’interno del programma “Segnalibro”, Rai manda in onda l’intervista di Fernanda Pivano allo scrittore Jack Kerouac, tra i maggiori esponenti della narrativa americana e, in particolare della Beat Generation.
Fernanda Pivano è già allora una figura chiave per la diffusione della letteratura americana in Italia e un punto di riferimento soprattutto per quei libri che hanno reso mitica la controcultura americana degli anni Sessanta. Ha scoperto e valorizzato una lunga serie di testi e di autori, da Allen Ginsberg a William Burroughs, da Gregory Corso allo stesso Kerouac, di cui Pivano riesce a far pubblicare per Mondadori “Sulla strada” un vero e proprio testo di riferimento, un manifesto per un’intera epoca.
Donna libera e al di là degli schemi, Pivano è stata soprattutto un’intellettuale la cui esperienza professionale e umana offre ancora oggi spunti di riflessione sulla capacità di scoprire, raccontare e tradurre la vita, sempre con l’urgenza di “far salire l’anima sulle labbra”.
Proprio questa affermazione dà il titolo alla sezione Arti Visive che la settima edizione del Festival delle Letterature Migranti (Palermo 27-31 ottobre 2021), dedica a Fernanda Pivano in condivisione con Fondazione Merz e con Rai Teche che, per Archive Alive!, dal 27 ottobre pubblica sul web la storica intervista del 1966, anticipata da un’introduzione di Agata Polizzi curatrice del progetto su Pivano.
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Archive Alive! è la rassegna di Rai Teche che invita il pubblico a scoprire il grande archivio della Rai.