La Linea Gotica fu la linea difensiva approntata dalle forze armate tedesche in Italia nel 1944 durante la seconda guerra mondiale, nel tentativo di fermare l’avanzata dell’esercito alleato anglo-americano verso nord. Il documentario, realizzato nel 1952 da Sergio Zavoli, ripercorre i territori lungo questa linea immaginaria che collega idealmente l’Italia da un mare all’altro, da Rimini a Massa, nei paesi e fra gli uomini che vissero le ultime tragiche vicende della guerra. Il giornalista, con una macchina attrezzata della RAI, propone di richiamare alla mente degli ascoltatori l’opera di ricostruzione compiuta dagli italiani per la rinascita del Paese. L’inchiesta è dedicata al coraggio e alla buona volontà della popolazione che a sette anni dalla fine del conflitto ha cercato di risollevarsi dall’immane tragedia vissuta. A Montecchio in provincia di Pesaro, Zavoli incontra alcuni operai che stanno ultimando la costruzione del cimitero di guerra dei militari alleati caduti. Emozionati,rievocano l’episodio dell’esplosione del deposito di armi tedesco avvenuto nel gennaio del 1944 che fece crollare l’intero paese. Oggi, lungo la vallata, le case sono state tutte ricostruite. Seguendo il versante nord dell’Appennino, la Linea Gotica punta diritta verso la Repubblica di San Marino dove si accanirono i più terribili bombardamenti della campagna d’Italia, nonostante la neutralità dichiarata e le assicurazioni dei belligeranti. La più antica repubblica del mondo fu travolta dai bombardamenti inglesi che provocarono vittime e ingenti danni. La successiva richiesta di risarcimento è rimasta inevasa perché l’Inghilterra non ha riconosciuto la propria responsabilità. Anche Rimini fu scossa dai bombardamenti alleati, in gran parte aereonavali, che distrussero la città per l’ottantacinque per cento. I tedeschi inoltre smantellarono la zona costiera per preparare il cardine orientale della difesa della Linea Gotica. Dopo il passaggio del fronte, Rimini fu considerata una città morta: la “Cassino” dell’Adriatico. La ricostruzione iniziò subito e, contro tutte le previsioni, in meno di dieci anni dalla fine del conflitto si può ritenere compiuta. Tra le storie raccontate da Zavoli nel documentario radiofonico grande commozione suscitano quelle raccolte nelle frazioni di Marzabotto, comune medaglia d’oro al valor militare. Il ricordo di Maria che aveva soltanto nove anni quando i tedeschi entrarono in casa e portarono via lei e la sua famiglia insieme ad altri abitanti di Pioppe: “ Ero piccola ma capivo … cominciarono a sparare, con la prima raffica sono caduti tutti …io sono rimasta sotto la mamma, poi guardai intorno e vidi tutti i miei morti… poi, quando sono andati via sono andata nel bosco, sono rimasta da sola tutta la notte, pioveva, piangevo, sentivo gli spari dei soldati”. Un altro terribile episodio accadde ai piedi del monte Sole, dove c’era un’unica casa adibita ad asilo per i bambini e a due passi una piccola chiesa. L’insegnante Antonietta Benni ricorda che per oltre un anno raccolse i bambini della zona di Casaglia per tenerli lontano dalla guerra e con rammarico sottolinea:“Non avrei mai pensato che proprio di qui fosse passata la guerra e così atroce… i tedeschi ci misero dentro la chiesa … chiusero le porte, poi aprirono una porta e buttarono dentro le bombe a mano. Di quarantanove persone ci siamo salvati in tre, di sedici bambini ne sono morti quattordici. ” Anche Vergato, paese situato al centro della valle del Reno, fu quasi completamente raso al suolo e costò il sacrificio di trecento civili. Attualmente il programma predisposto dal sindaco prevede la costruzione di opere che colmeranno quasi integralmente le distruzioni della guerra. Il viaggio si sposta poi in Toscana, a Pistoia e provincia, oltre questo territorio la linea gotica perdeva di importanza. I guastatori tedeschi distrussero sistematicamente tutte le industrie, i ponti fatti saltare con la dinamite e quasi tutte le opere pubbliche esistenti danneggiate. L’opera di ricostruzione secondo il sindaco “Per la città di Pistoia è stata completata e condotta in modo lodevole … oggi il centro urbano dispone di un numero di alloggi superiore a quello anteguerra, è nato un nuovo rione dove sorgono edifici popolari per i senza tetto”. Il documentario si conclude a Bologna con l’intervista al provveditore alle opere pubbliche e al suo vice che espongono un primo consuntivo delle spese sostenute per la ricostruzione delle opere distrutte lungo quella striscia di terra conosciuta nel periodo bellico come Linea Gotica e che oggi è stata definitivamente cancellata.
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