Un dramma d’amore molto romantico, questo di Cesare Giulio Viola (1886-1958), una storia d’altri tempi che affronta non solo il sentimento, ma anche l’amicizia che può nascere da una rivalità amorosa. Silvie è una famosa attrice che, in età matura, decide di ritirarsi dalle scene per godersi tranquillamente la vita come una persona qualsiasi. Nella sua esistenza ci sono stati due amori: Stenoski, il regista che l’ha scoperta e con il quale ha vissuto una storia intensa, e Lucio, il medico che l’ha guarita da una grave malattia, a cui l’attrice si è legata in un secondo momento. Stenoski vorrebbe ricondurla a sé, ma il rapporto che la donna coltiva con Lucio scoraggia ogni suo tentativo. Purtroppo Silvie muore improvvisamente in un tragico incidente e i due uomini, incapaci di vivere senza di lei, decidono di suicidarsi insieme… Compagnia di Prosa di Firenze della Rai con Nella Bonora (Silvie), Fernando Farese (Stenoski), Adolfo Geri (Lucio), Carlo Giuffré (il barcaiolo Giacomo), Corrado Gaipa (un brigadiere dei carabinieri). Regia di Umberto Benedetto.
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