“Il tratto della costa adriatica tra Giulianova ed il Gargano è l’unico in cui non si rinvengano segni dì influenza greca; anche allora l’Abruzzo non era di facile penetrazione. È dunque l’unica regione meridionale o meglio pre-meridionale nella quale l’influenza ellenica non si avverte. Vi giunse invece, più tardi, un soffio d’Oriente. E lo si coglie nei costumi, nei tappeti, negli ori, nei merletti. Chiuso tra i monti, L’Abruzzo ha qualcosa di insulare . . . La qualità quasi insulare è il motivo del forte colore dell’Abruzzo e della sua diversità, più nella natura che nella storia, dalle regioni circostanti. Tra i suoi monti permane il vigore delle popolazioni italiche, indomite ma poco inclini ad associarsi, che precedettero la conquista di Roma”. Passato in Abruzzo dalle Marche, Piovene considera gli elementi naturali e storici della regione, il carattere e le usanze della popolazione, e condizioni economiche, la scoperta del petrolio nella zona di Alanno, l’attività della pesca e la tradizione culturale a Vasto.
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