L’itinerario di Enea è un breve ciclo di trasmissioni radiofoniche realizzato nel 1956 dal giornalista Luca di Schiena e curato dallo studioso Enzio Cetrangolo che insieme hanno visitato i luoghi descritti dal poeta latino Virgilio nell’Eneide. Gli autori, ripercorrendo i paesaggi mediterranei visti da Enea dalla Sicilia al Lazio, fanno rivivere con la suggestione sonora del documento radiofonico alcuni episodi legati ai miti e alle loro leggende, come viene sottolineato nella premessa:”L’Eneide è la visione di un viaggio affaticato verso lidi segreti, è questo il movente, il tema essenziale dell’epica virgiliana. Guidati da questo tema, abbiamo seguito l’itinerario di Enea: dal primo apparire, a lui, di questa terra fino alla foce del Tevere”. Il racconto parte dalla leggendaria storia di Enea che dopo la caduta di Troia conduce i superstiti verso l’Italia, dove spera di trovare una seconda patria e navigando per alcuni anni nel Mediterraneo approda in Sicilia. Una sorta d’illustrazione sonora del poema epico che cerca di ricondurre la poesia virgiliana alle sue fonti ispiratrici. Il primo documentario della serie è “L’itinerario di Enea: da Scilla a Trapani”, costruito alternando la lettura di brani dell’Eneide (interpretati dall’attore Vittorio Kramer) alla voce narrante (speaker) che descrive i luoghi mitici, rievocando la rispondenza del paesaggio agli episodi dell’Eneide e prosegue con le interviste del radiocronista agli abitanti sulle leggende tramandate nel corso dei secoli. Il viaggio radiofonico accompagna l’ascoltatore nei luoghi eroici dell’epica virgiliana che si fondono con la realtà quotidiana di chi li abita. I paesi esplorati in questa puntata sono: Scilla e Cariddi, Isole dei Ciclopi, Trapani e Monte Erice. I nomi stessi dei posti visitati suggeriscono il senso di questo itinerario poetico nel quale una natura grandiosa muove la fantasia e dove le terre, le rupi e le isole si incontrano con il mito. Gli abitanti di Scilla raccontano storie pericolose legate agli sconvolgimenti geologici del territorio. Alcune ragazze intervistate rivelano la “Favola della morte incantatrice” la leggenda delle grotte abitate dalle sirene che con il loro canto stregavano i marinai che attraversavano lo stretto tra Cariddi e Scilla. Altre spiegano, al microfono della radio, la sopravvivenza del mito dell’amore di Glauco e Scilla e la loro tragica fine, collegato al famoso “latrato di Scilla”, trasfigurazione fantastica del suono dell’onda vorticosa. Il racconto prosegue poi con la descrizione delle isole dei Ciclopi, formate da rupi basaltiche, nel golfo di Catania davanti ad Aci Trezza. La maestosità del paesaggio con l’Etna sullo sfondo risponde all’immagine omerica dell’immenso grido del gigante Polifemo accecato da Ulisse. Gli autori raccontano, infine, di Trapani e Monte Erice, dove sono ambientate alcune vicende tragiche del viaggio dell’eroe troiano. La natura brulla e il lido deserto e triste ai piedi del Monte Erice rimandano al rito celebrativo della morte del padre di Enea: Anchise.
Categorie e Argomenti
- Anniversari e celebrazioni
- Antropologia e etnologia
- Architettura
- Arte
- Cinema
- Costume e Stili di Vita
- Cronaca estera
- Cronaca italiana
- Cultura
- Economia e finanza
- EMSF
- Fiction
- Filosofia
- Fotografia
- Fumetti
- Gastronomia
- Giustizia
- Industria, impresa e produzione
- Informazione
- Istruzione
- Lavoro
- Letteratura
- Medicina e Salute
- Moda
- Musica
- Natura e Territorio
- Politica estera
- Politica Interna
- Religione
- Scienza e Ricerca scientifica
- Senza Categoria
- Societa'
- Spettacolo
- Sport
- Storia
- Teatro
- Tecnica e tecnologia
- Televisione e Radio
- Tempo libero e vacanze