Designer, scultore e scrittore italiano (Milano 1907 – ivi 1998), Bruno Munari è considerato uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del XX° secolo, ed è unanimemente riconosciuto per la sua estrosa creatività profusa nelle sperimentazioni visive e tattili, insieme ad una grande capacità comunicativa che si esprime attraverso parole, oggetti, giocattoli. Inizialmente vicino al futurismo, se ne allontanò poi gradualmente dedicando la sua ricerca all’approfondimento di forme e colori e all’autonomia estetica degli oggetti. Tra le realizzazioni più emblematiche le «macchine inutili» (dal 1933), congegni meccanici presentati come modelli sperimentali che indagano sulle possibilità percettive. Ascolta l’intervista a Bruno Munari realizzata nello studio dell’artista nel dicembre del 1992 da Michele Gulinucci in onda il 08/08/1993:
Ascolta la seconda parte dell’intervista in cui è presente l’architetto della Torre Velasca a Milano, che definisce l’artista e Bruno Munari che spiega che il suo nome in giapponese significa “fare dal nulla”.
Ascolta la terza parte dell’intervista con la lettura di alcune letterine di bambini e successivi commenti dell’artista:
Nella quarta parte e quinta parte dell’intervista l’artista racconta il suo incontro con gli artisti futuristi e narra alcuni aneddoti su Filippo Tommaso Marinetti:
La sesta parte dell’intervista, Alberto Munari, figlio dell’artista e docente di Psicologia dell’educazione presso il celebre istituto Piaget di Ginevra, narra delle sue conversazioni con il padre, che ha dedicato gran parte del suo lavoro ai bambini:
Ascolta la settima e l’ottava parte dell’intervista a Bruno Munari: