Marco Pannella, all’anagrafe Giacinto Pannella, è stato tra i fondatori, nel 1955, del Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali.
Protagonista della storia repubblicana del Paese, Pannella si è fatto interprete delle principali battaglie per affermare diritti civili di cruciale importanza: ha sostenuto la proposta legge sul divorzio e la legge sull’aborto; è più volte stato protagonista di azioni di disobbedienza civile, manifestando apertamente contro il servizio militare obbligatorio, e a favore della liberalizzazione delle droghe leggere. Nel 2002 ha promosso, con altri esponenti del partito, l'”Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica” mentre, con Piergiorgio Welby, nel 2006, ha sostenuto la battaglia per il diritto al rifiuto dell’accanimento terapeutico e all’eutanasia. Ha inoltre sostenuto numerose campagne per i diritti dei detenuti, contro il sovraffollamento delle carceri e contro la fame nel mondo.
Nella maggior parte di queste campagne sociali e politiche Pannella ha spesso messo in gioco tutto se stesso facendo dello sciopero della fame e della sete il tratto distintivo della sua battaglia politica.
Innumerevoli sono stati i referendum proposti dai Radicali: da quello nel 1981 per eliminare dalla legge sull’aborto ogni restrizione all’accesso all’interruzione di gravidanza (la legge votata dal Parlamento nel 1978 era considerata troppo restrittiva dai Radicali), a quelli contro la caccia e contro il nucleare o a quello vinto con Mario Segni nel 1993 sulla legge elettorale che ha sancito il passaggio dal sistema proporzionale a quello maggioritario e l’inizio della cosiddetta Seconda Repubblica.
Più recentemente, nel 2005, Pannella ha indetto un referendum per abrogare in tutto o in parte la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita.
In questo contributo storico, Marco Pannella inizia il suo intervento con una critica ai tempi ristretti concessi dalla tribuna elettorale televisiva e presenta il programma del Partito Radicale.