Curzio Malaparte, nome d’arte di Kurt Erich Suckert (Prato, 9 giugno 1898 – Roma,19 luglio 1957), è stato uno scrittore, giornalista, ufficiale, poeta e saggista italiano. Particolarmente noto, al grande pubblico, per i suoi romanzi “Kaputt” e “La pelle”, resoconti autobiografici della sua esperienza di giornalista e ufficiale durante la seconda guerra mondiale. Interventista e volontario nella Grande Guerra, partecipa poi, da fascista della prima ora, alla Marcia su Roma. Dopo un graduale allontanamento dal regime, nel settembre del 1943 si arruola nell’Esercito Cobelligerante Italiano del Regno d’Italia e collabora con gli Alleati nella lotta contro i nazisti e i fascisti della RSI, aderendo idealmente alla nuova democraziaitaliana. Nel secondo dopoguerra si avvicina al Partito Comunista Italiano, stringendo amicizia con Palmiro Togliatti. Lo pseudonimo, che conia dal 1925, viene da lui stesso ideato come umoristica paronomasia basata sulla parola “Bonaparte”.
Nell’estratto del programma “Intelligenze scomode del ‘900”, una intervista radiofonica a Malaparte realizzata da Sergio Zavoli nel 1957 a Roma, tre mesi prima della morte dello scrittore. Mentre scorrono foto e filmati di repertorio, si può ascoltare la testimonianza di Malaparte che, ricoverato in ospedale, parla del suo viaggio in Cina, dal quale è tornato gravemente malato, e delle sue impressioni sul popolo cinese.