Giovedì 27 giugno, a Bologna, la proiezione del documentario Rai Teche Rai Digital al Festival del cinema ritrovato.
Polidor è il nome che scelse per le sue comiche Ferdinand Guillaume (1887-1977), uno dei più celebri comici del muto prima dell’arrivo di Charlie Chaplin e di Buster Keaton. E primo Pinocchio cinematografico. Ma Polidor è anche il nome che prese suo fratello Edouard Guillaume (1892-1964) quando diventò clown in Sudamerica, col circo Santos y Artigas, nel 1920, dopo aver letto che suo fratello era morto in un incidente aereo durante le riprese di un film, e che mantenne poi negli Stati Uniti, con il Ringling Bros and Bailey&Barnum Circus, il più grande circo del mondo, dove diventò una star internazionale, tra il 1923 e il 1950. Ma Polidor non era morto. Era morto invece un terzo fratello, Natale Guillaume (1888-1920), che lavorava con lui nella Polidor Film. Fu un grande dolore per Ferdinand, che, dopo la morte di Natale, lasciò il cinema e tornò sul palcoscenico. Fondò Il Teatro della Risata nel 1923 girando l’Italia fino agli anni ’50, anche in mezzo alla guerra, quando venne riscoperto da Federico Fellini che ne fece un fraticello che sa riconoscere la grazia degli umili ne “Le notti di Cabiria” e poi un vecchio clown ne “La dolce vita”. Il documentario di Marco Giusti, prodotto da Rai Teche in collaborazione con Rai Digital, ripercorre la rocambolesca vita di Polidor e la sua carriera artistica attraverso il materiale d’archivio, in una “intervista impossibile” all’artista alternata ai suoi sketch e alle partecipazioni a questi grandi Classici del cinema.