Appuntamento di Rai Teche per la Biennale Tecnologia
Torino 12 – 15 novembre 2020
CIBERNETICA E UMANESIMO – IL PENSIERO DIGITALE IN ITALIA NELLO SPECCHIO DELLA RAI
di e con Simone Arcagni, professore di Cinema, Media e Nuove Tecnologie – Università di Palermo
————————-
Rai Teche partecipa a Biennale Tecnologia, il festival organizzato dal 12 al 15 novembre dal Politecnico di Torino con “Cibernetica e Umanesimo – Il pensiero digitale in Italia nello specchio della Rai”, un video che racconta l’avvicinamento dell’arte, della letteratura, della musica e del cinema alla scienza e all’informatica nella prima era digitale in Italia.
Simone Arcagni, professore di Cinema, Media e Nuove Tecnologie dell’Università di Palermo, fa una panoramica storica di questo percorso che inizia nei primissimi anni Sessanta quando in Italia cominciano a circolare termini come cibernetica e calcolatore elettronico, parole ancora dal vago sapore fantascientifico, ma che spingono molti artisti e intellettuali a iniziare a considerare la scienza e l’informatica nel loro processo creativo. Il racconto prosegue attraverso le immagini del ricco repertorio Rai che testimoniano il lavoro di alcuni importanti personaggi come Italo Calvino, Luciano Berio, Primo Levi, Michelangelo Antonioni, Paolo Rosa e Antonio Caronia fino ad arrivare agli hacker degli anni Ottanta. Il video è stato realizzato da Rai Teche in collaborazione con il Centro di Produzione Rai di Torino ed è girato al Museo della Radio e della Televisione Rai.
Biennale Tecnologia è una rassegna di ampio respiro che intende offrire una riflessione articolata, inclusiva e accessibile sul tema del rapporto tra tecnologia e società, partendo dalle più recenti innovazioni tecnologiche senza dimenticare le radici tecnologiche dell’Italia. Tra il 12 e il 15 novembre si discuteranno le implicazioni – ambientali, etiche, sociali, economiche e geopolitiche – di scelte riguardanti grandi temi tecnologici come l’intelligenza artificiale, l’energia, i trasporti e le telecomunicazioni, e più in generale ci si interrogherà su come governare la tecnologia nell’interesse della collettività.
——————-
Negli anni Sessanta, in Italia iniziano a circolare termini come cibernetica e calcolatore elettronico. Parole ancora dal vago sapore fantascientifico, ma che spingono molti artisti e intellettuali a iniziare un percorso di avvicinamento e di collaborazione con la scienza e l’informatica. Ne parla Simone Arcagni attraverso il ricco repertorio Rai che testimonia il lavoro di alcuni importanti personaggi della prima era digitale in Italia: da Italo Calvino a Luciano Berio, da Primo Levi a Michelangelo Antonioni, fino ad arrivare agli hacker degli anni Ottanta.