Il 18 dicembre si celebra Giornata internazionale per i diritti dei migranti, proclamata dalle Nazioni Unite nel 2000.
La scintilla si innesca nel 1972 quando un camion che avrebbe dovuto trasportare macchine da cucire ha un incidente sotto il tunnel del Monte Bianco nel quale perdono la vita 28 lavoratori originari del Mali. Nascosti nel camion, viaggiavano da giorni verso la Francia alla ricerca di un lavoro e di migliori condizioni di vita. La notizia della tragedia indurrà le Nazioni Unite ad occuparsi delle condizioni dei lavoratori migranti.
Per celebrare la giornata, Rai Teche pubblica “Storie di migranti“, una raccolta di inchieste e di filmati d’autore dell’archivio Rai sull’emigrazione italiana all’estero, da quella Oltreoceano a quella in Paesi europei quali la Svizzera e la Germania. Milioni di italiani e di italiane, da fine Ottocento sino alla metà degli anni ’70 del secolo scorso, hanno abbandonato terre e paesi per cercare altrove migliori condizioni economiche ed esistenziali. I sacrifici, i soprusi e le discriminazioni che furono costretti a subire e a sopportare sono un pezzo importante della storia sociale dell’Italia, ma anche un monito per quanti si approcciano superficialmente al tema delle odierne migrazioni di massa.
Guarda la raccolta integrale Storie di migranti e, in focus, il servizio “Emigranti sotterranei”.
In Germania, parallelamente al fenomeno dell’emigrazione regolare, vive quello altrettanto consistente dell’emigrazione sotterranea, di lavoratori assunti dai mediatori al di fuori dei canali di mediazione stabiliti dalla legge. In questa puntata, ad emblema di tale realtà è stata scelta la città di Francoforte, in cui si contavano nel 1970 circa 18000 emigrati italiani.