James Joyce (Dublino, 2 febbraio 1882 – Zurigo, 13 gennaio 1941), è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.
Benché la sua produzione letteraria non sia molto vasta, è considerato l’emblema della letteratura del XX secolo, soprattutto in relazione alla sperimentazione linguistica presente nelle opere.
Il suo carattere anticonformista e critico verso la società irlandese e la Chiesa cattolica traspare in opere come I Dublinesi o Gente di Dublino (Dubliners, del 1914) – palesato dalle famose epifanie – e soprattutto in Ritratto dell’artista da giovane (A Portrait of the Artist as a Young Man, nel 1917), conosciuto in Italia anche come Dedalus.
Il suo romanzo più noto, Ulisse, è una vera e propria rivoluzione rispetto alla letteratura dell’Ottocento, e nel 1939 il successivo e controverso Finnegans Wake (“La veglia dei Finnegan” o più propriamente “La veglia per i Finnegan”) ne è l’estremizzazione.
Guarda il programma “Nero su bianco Abitare il monologo. Itinerario di Joyce a Trieste”, del 1977
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