Enrico De Luca, detto Erri, versione italianizzata del nome dello zio Harry (Napoli, 20 maggio 1950), è uno scrittore, giornalista, poeta e traduttore italiano.
Per vivere, tra il ’76 e il ’96, ha svolto molti mestieri manuali, in Italia e all’estero. Tra il 1983 e il 1984 è in Tanzania volontario in un programma riguardante il servizio idrico di alcuni villaggi. Durante la guerra nei territori dell’ex Jugoslavia, negli anni ’90, è stato autista di camion di convogli umanitari.
Amante della montagna, in particolar modo delle Dolomiti, è un abile alpinista. La pubblicazione, come scrittore, del suo primo romanzo “Non ora, non qui”, una rievocazione della sua infanzia a Napoli, avvenne nel 1989, a quasi quarant’anni. Le sue opere sono tradotte in oltre 30 lingue.
In questo incontro emergono i ricordi biografici dello scrittore napoletano e del suo rapporto con la lettura e la scrittura, la fatica del lavoro e la militanza politica. “La mia infanzia è stata arredata, tappezzata da libri”. “Per me la scrittura è un modo per tenermi compagnia…è un modo per stare con le persone del passato una seconda volta”.
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