Natalia Aspesi (Milano, 24 giugno 1929) inizia la sua attività giornalistica per caso, nel 1957 al giornale La notte. “Mi assunsero perché per essere un giornale democratico avevano bisogno di una donna, unica in un giornale di uomini e perché costavo pochissimo (…) La mia fortuna fu che pur di non avermi in redazione, per la paura di fare innamorare i giornalisti, mi fecero diventare direttamente inviata” (Natalia Aspesi)
In seguito, nei primi anni Sessanta, è stata inviata de Il Giorno, per divenire successivamente critica cinematografica per il quotidiano La Repubblica. Dai primi anni Novanta cura, sul settimanale Il Venerdì di Repubblica, la rubrica Questioni di cuore, nella quale risponde con partecipazione, acutezza e disinibita irriverenza a lettere dei lettori. Firma la rassegna di critica cinematografica su «D-Donna».
Sensibile alle tematiche femministe, saggista, scrittrice di romanzi, nel 1973 ha pubblicato per Rizzoli il suo primo libro, La donna immobile, cui sono seguiti Lui! Visto da lei (1978), Vivere in tre (1981), Il lusso e l’autarchia (1982) sulla storia della moda durante il regime fascista, e Questioni di amore. Amori e sentimenti degli italiani all’ombra del Duemila (1994): tutti di notevole successo. Più avanti è stata critica nei confronti del “neofemminismo”, tacciato di essere vittimista. Natalia Aspesi è cugina di Anna Piaggi ed è stata la compagna di Antonio Sirtori dal 1985 fino alla morte di lui avvenuta nel 2012.
In focus un’intervista dove la scrittrice racconta la propria biografia e carriera giornalistica.