Il 26 luglio 1951 l’onorevole Angela Maria Guidi Cingolani viene nominata sottosegretario del Ministero dell’Industria nel settimo Governo De Gasperi: è la prima volta che una donna italiana entra nel governo
Angela Maria Guidi coniugata Cingolani, conosciuta anche come Angela Maria Guidi Cingolani (Roma, 31 ottobre 1896 – Roma, 11 luglio 1991) è stata una politica italiana, esponente della Democrazia Cristiana e prima donna a ricoprire la carica di sottosegretario in un ministero della Repubblica Italiana.
Molto attiva nel movimento cattolico, collabora sin da giovane a giornali come L’Avvenire d’Italia e il Corriere d’Italia. È stata una delle prime giovani cattoliche a partecipare al Movimento nazionale pro suffragio femminile. Nel 1919 Guidi Cingolani s’iscrive al Partito Popolare Italiano, assumendo la carica di segretaria del gruppo femminile romano fino allo scioglimento del partito nel 1926 ad opera del fascismo.
Nel 1921 fonda il Comitato nazionale per il lavoro e la cooperazione femminile di cui sarà segretaria fino al 1926. Nel 1922 è nominata dal Ministero dell’Industria e commercio membro del Comitato delle piccole industrie e dell’artigianato. Nel 1925 vince il concorso per diventare Ispettore del lavoro; quattro anni dopo è tra le fondatrici dell’Associazione nazionale delle professioniste ed artiste. Alla caduta del fascismo aderisce alla Democrazia Cristiana divenendone consigliere nazionale dal 1944 al 1947.
Nominata alla Consulta Nazionale nel 1945, è la prima donna ad intervenire nelle discussioni con un forte intervento a favore della parità uomo-donna:
«Colleghi consultori, nel vostro applauso ravviso un saluto per la donna che per la prima volta parla in quest’aula. Non un applauso dunque per la mia persona, ma per me quale rappresentante delle donne italiane che ora, per la prima volta, partecipano alla vita politica del Paese. (.) Parole gentili, molte ne abbiamo intese nei nostri riguardi, ma le prove concrete di fiducia in pubblici uffici non sono molte in verità. Qualche assessore (.) una vice sindaco come la nostra di Alessandria e qualche altro incarico assai, assai sporadico: eppure nel campo del lavoro, della previdenza, della maternità e infanzia, della assistenza in genere e in quella post-bellica in specie, ci sarebbe stato modo di provare la nostra maturità e capacità di realizzatrici»
(Michele Strazza, Le prime deputate italiane)
L’anno dopo alle Elezioni politiche italiane del 1946 è eletta alla Costituente e nel 1948 deputata nella prima legislatura. Nel 1951 in occasione della formazione del suo settimo governo, Alcide De Gasperi decide di affidarle la carica di sottosegretario per l’artigianato al Ministero dell’Industria e del commercio, diventando così la prima donna a diventare viceministro in Italia. Alle elezioni politiche italiane del 1953 non viene rieletta.