David Maria Sassoli (Firenze, 30 maggio 1956 – Aviano, 11 gennaio 2022) è stato un giornalista, conduttore televisivo e politico italiano, presidente del Parlamento europeo.
Negli anni ’80 intraprende la carriera del giornalista, passando per le redazioni del Il Tempo, del Giorno e dell’agenzia Asca prima di approdare nel 1992 in Rai, come inviato di cronaca per il TG3 seguendo temi delicati quali mafia, Tangentopoli e le inchieste sulle stragi italiane. Collabora con i programmi di Michele Santoro Il rosso e il nero e Tempo reale e nel 1996 conduce la trasmissione pomeridiana di Rai 2 Cronaca in diretta e nel 1998 Prima – La cronaca prima di tutto, rotocalco quotidiano del TG1.
È inviato speciale del Tg1 dal 1999 e in seguito conduttore dell’edizione delle 13:30 e successivamente di quella delle 20. Nel 2007 Sassoli diventa vicedirettore del telegiornale e dei settimanali di approfondimento Speciale TG1 e TV7.
Sassoli è stato il secondo presidente italiano del Parlamento Europeo dopo Antonio Tajani da quando l’assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale.
Riportiamo le sue parole dal discorso di insediamento del 3 luglio del 2019:
La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Ue…Sia chiaro a tutti che in Europa nessun governo può uccidere, che il valore della persona e la sua dignità sono il nostro modo per misurare le nostre politiche. Che da noi nessuno può tappare la bocca agli oppositori, che i nostri governi e le istituzioni europee che li rappresentano sono il frutto della democrazia e di libere elezioni. Che nessuno può essere condannato per la propria fede religiosa, politica, filosofica…Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi.