Prima della sua prestigiosa carriera cinematografica e della candidatura all’Oscar nel 1977 – prima donna nella storia a essere candidata come migliore regista – Lina Wertmüller (Roma, 14 agosto 1928 – Roma, 9 dicembre 2021) lavora molti anni in Rai come autrice e regista di programmi radiofonici e televisivi.
Questo dichiarava Lina Wertmüller in un articolo del Radiocorriere del 1978:
Fare la televisione è importante. Per me è stata un’esperienza fondamentale. Il pubblico televisivo forse si ricorda di me solo per Il giornalino di Gian Burrasca. In realtà è stato l’unico programma che ho realizzato “in proprio”, mentre sono tanti gli spettacoli che ho fatto insieme ad altri… allora a lavorare eravamo in cinque: Garinei, Giovannini, Verde, Falqui ed io”
Il debutto alla radio è nel 1955, nel ruolo di autrice insieme a Matteo Spinola di Prova generale, dove con molta ironia viene tratteggiato il mondo del teatro di prosa in tutte le sue fragilità, mondo che lei conosce bene dato che il teatro è stata la sua grande scuola. I copioni radiofonici ritrovati danno evidenza dell’energia creativa della giovane Wertmüller: scrive, adatta, dirige radiocommedie, prosa, varietà, passeggiate musicali, alcuni dai titoli spiritosi come La dolce vitaccia, Un tran-tran che si chiama ventisette. Lavora soprattutto con un affiatato gruppo di personaggi come Paolo Panelli, Bice Valori, Nino Manfredi, Rita Pavone, Ugo Tognazzi, Corrado, Tomas Milian, Tina Lattanzi, Gianrico Tedeschi. Poi passa alla televisione scrivendo i testi insieme a Dino Verde dell’edizione 1959/60 di Canzonissima di Garinei e Giovannini, per la regia di Antonello Falqui. Il programma, abbinato alla lotteria di Capodanno, diventa una vera e propria rivista musicale grazie alla conduzione di Paolo Panelli, Nino Manfredi e Delia Scala, impegnati non solo a presentare le canzoni in gara ma anche a essere protagonisti dei numerosi sketch e, per quanto riguarda Delia Scala, a cantare e danzare nelle coreografie di Don Lurio.
Lina Wertmüller lavora ancora con Falqui come autrice nel 1965 per Stasera Rita con Rita Pavone e nel 1966 per Studio Uno. Nel 1960 inizia l’avventura cinematografica come aiuto regista di Federico Fellini ne La dolce vita poi in 8 ½ e nel 1963 esordisce da regista col film I basilischi e prosegue tutta la vita raccontando al cinema la storia e la politica dell’Italia prediligendo il senso del grottesco. Ma non abbandona il varietà e il musical televisivo. Anzi, dopo I basilischi, ritorna con grande entusiasmo: cura la riduzione televisiva e firma la regia di uno degli sceneggiati di maggiore audience di quegli anni, Il Giornalino di Gianburrasca, in onda dal 19 dicembre 1964 in prima serata. Il libro per ragazzi scritto da Luigi Bertelli (Vamba) nel 1907 e pubblicato a puntate su “Il giornalino della Domenica” tra il 1907 e il 1908 e poi in volume nel 1912, viene trasformato in un musical in 8 puntate da un gruppo eccezionale di artisti. Testi, dialoghi e regia di Lina Wertmüller; arredamento e costumi Piero Tosi; musiche originali di Nino Rota; arrangiamenti e direzione d’orchestra Luis Bacalov e con Rita Pavone, Ivo Garrani, Valeria Valeri, Milena Vukotic, Paolo Ferrari, Arnoldo Foà, Sergio Tofano, Bice Valori, Roberto Chevalier, Elsa Merlini. Prosa, varietà, ma anche documentari. Nel 1981 gira il documentario È una domenica sera di novembre sul sisma che sconvolse l’Irpinia il 23 novembre 1980: un’inchiesta che mantiene alta l’attenzione sulla tragedia e sulla difficoltà della ricostruzione, attraverso le immagini provenienti dai telegiornali regionali e nazionali Rai, ma che offre, al contempo, uno sguardo ampio e denso sull’Italia meridionale e le sue sfaccettature.
Il video W Lina! è stato realizzato da Rai Teche in collaborazione con il Centro di Produzione Rai di Torino