“Ma chi sei Mennea?” era un modo di dire in uso comune tra le generazioni di giovani – e meno giovani – che tra la metà degli anni ‘70 e la metà degli anni ‘80 hanno vissuto il mito di Pietro come simbolo stesso della velocità. Ecco perché l’espressione è stata la più adatta a diventare il titolo di uno speciale prodotto da Rai Sport e Rai Teche che, a dieci anni dalla scomparsa, celebra il velocista barlettano, leggenda dell’atletica italiana e mondiale. Perché il tempo passa, ma la storia resta.
Il documentario, firmato da Luca Di Bella, con le immagini di Roberto Carulli e il montaggio di Stelvio Saltamerenda, ripercorre la vita e la carriera sportiva dell’oro olimpico di Mosca, attingendo allo straordinario materiale video degli archivi di Rai Teche e aggiungendo le testimonianze di chi ha vissuto da vicino il percorso sportivo e umano del campione azzurro. In mezz’ora di emozioni intense rivivranno le imprese di Mennea, intervistato in varie fasi della sua carriera da firme storiche del giornalismo, come Alfredo Pigna, Gianni Minà o Giampiero Galeazzi, e non mancheranno aneddoti e curiosità, raccontati dagli amici di Pietro e dai compagni di allenamento, campioni di ieri e di oggi, da Stefano Tilli a Filippo Tortu, dal cantautore barlettano Gino Pastore all’ex compagno di staffetta Giuseppe Acquafredda, oltre naturalmente al racconto più intimo di Pietro, tratteggiato dalla moglie, Manuela Olivieri.
E proprio grazie alla disponibilità della signora Olivieri è stato possibile realizzare un confronto tra le scarpe da corsa di Pietro e quelle con inserti in lamina di carbonio utilizzate dai velocisti di oggi, per dimostrare, con Stefano Tilli, come l’innegabile progresso tecnologico stia cambiando il mondo delle corse. Un confronto esteso anche alle superfici di gara: l’analisi di una sezione della pista dei recenti Giochi Olimpici di Tokyo, messa di fianco a una di appena pochi anni prima, permetterà con una semplice occhiata di comprendere come l’evoluzione e lo studio dei materiali consenta di realizzare tempi sempre più veloci. Il che dà ancora maggior valore al record di 19.72 sui 200m centrato da Mennea quasi 44 anni fa a Città del Messico: un risultato ottenuto con scarpe e pista di altri tempi, che resta tutt’ora un primato europeo imbattuto e mai avvicinato.
Andato in onda su Rai 2 è disponibile anche su RaiPlay.
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