Di Carlo Mazzone è rimasta scolpita nella storia la sua corsa sotto la curva dell’Atalanta per rispondere agli insulti dei tifosi il 30 settembre 2001. Rai Teche lo ricorda con questo video tratto da “La domenica sportiva” di quel giorno con il commento a caldo dell’allenatore.
All’epoca Carlo Mazzone allenava il Brescia, dove giocava tra gli altri Roberto Baggio, e stava affrontando un faticoso derby contro l’Atalanta dalla quale aveva subìto 3 goal. Sul finale della partita, dopo un’epica rimonta, fu proprio Roberto Baggio a segnare il goal del pareggio 3 a 3. Di fronte a quel clamoroso recupero, Carlo Mazzone decise di mantenere la promessa che poco prima aveva fatto ai tifosi dell’Atalanta: andare sotto la curva per rispondere a tono ai loro insulti.
Quella scena, rimasta nella memoria di tutti, Carlo Mazzone la ricordava così: “Ciò che accadde sugli spalti mi fece stare male, mai viste e sentite certe cose in quasi 40 anni di carriera. (…) In campo era una battaglia, ma mi dava più fastidio sentire già a fine primo tempo dalla curva dei bergamaschi i cori beceri che mi trafissero er core: ‘Carletto Mazzone romano de merda, Carletto Mazzone figlio di puttana’ e altro ancora. Non lo accettai, soprattutto pensando alla mia povera mamma che mi era morta giovanissima fra le mie braccia. Me venne il sangue agli occhi perché non era solo un’offesa nei miei confronti, si volevano colpire i miei affetti”.
Carlo Mazzone (Roma, 19 marzo 1937 – Ascoli Piceno, 19 agosto 2023) dopo aver giocato nelle giovanili della Roma, giocò una stagione nel Latina (dilettanti) collezionando 25 presenze. Esordì in Serie A il 31 maggio 1959 in Fiorentina-Roma (1-1), e giocò l’ultima di campionato Roma-Talmone Torino (4-1). L’anno seguente passò, sempre in Serie A, alla SPAL. Nello stesso campionato si trasferì in Serie C, rinforzando le fila del Siena. L’anno seguente andò alla Del Duca Ascoli, club in cui giocò per nove anni, dal 1960 al 1969, e dove collezionò 219 presenze, quasi tutte da capitano. La sua ultima stagione da calciatore, quella 1968-1969, fu anche la sua prima da allenatore, sempre dei bianconeri.
Rimase all’Ascoli fino al 1975. Portò la squadra dalla Serie C alla massima serie. È stato allenatore di diverse squadre tra cui Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Cagliari, Perugia. Come allenatore della Roma lanciò Francesco Totti in prima squadra. Dal 2000 allenò il Brescia dove poi, convinto proprio da Mazzone, arriverà Roberto Baggio, il quale al momento della firma con le rondinelle fece apporre sul contratto una clausola che gli avrebbe permesso di rescinderlo nel caso in cui Mazzone avesse cambiato squadra. Nel 2006 è chiamato ad allenare il Livorno. Quella sulla panchina del Livorno è stata l’ultima esperienza del tecnico romano.