Fritz Lang, pseudonimo di Friedrich Christian Anton Lang (Vienna, 5 dicembre 1890 – Beverly Hills, 2 agosto 1976), è stato definito “il più grande maestro del cinema tedesco” (Sandro Bernardi, “il simbolo stesso del cinema” (Jean-Luc Godard,
Dal 1919 al 1960, Fritz Lang gira 15 film muti e 30 sonori attraversando il melodramma, le avventure da feuilleton, la storia edificante, la leggenda, la fantascienza, lo spionaggio, il poliziesco psicanalitico, la commedia musicale e non, la testimonianza sociale, il western, il film resistenziale o di guerra.
Nel 1921 arriva il suo primo grande successo internazionale con la favola romantica d’amore e di morte Destino. Seguono Il dottor Mabuse, “un thriller che fonde in un intrigo poliziesco la mitologia del superomismo con il tema della predestinazione, I nibelunghi, una saga epica; Metropolis, un grandioso capolavoro fantascientifico.
Nel 1931 esce sugli schermi il primo film sonoro di Lang: è M – Il mostro di Düsseldorf, un capolavoro di angoscia e di terrore, “…un’aspra, geniale parabola sui riacquistati temi della colpa e dell’ambigua giustizia umana”.[11] Nel 1932, preoccupato dello svilupparsi del movimento nazista, Lang decide di girare un nuovo film su Mabuse, il personaggio creato nel 1921, Il testamento del dottor Mabuse. Di esso dirà più tardi:
Nel 1933, con la salita al potere del Nazismo, a Lang, già molto affermato, pare fosse stata offerta da Joseph Goebbels in persona la carica di dirigente nell’industria cinematografica, nonostante il regime avesse violentemente avversato una delle sue pellicole più celebri, M – Il mostro di Düsseldorf, ed avesse impedito la distribuzione di Il testamento del dottor Mabuse. Lang inizialmente accetta l’offerta, ma abbandona la Germania la sera stessa, sospettando una trappola.
Per il programma “Cinema d’oggi, nel 1963, viene intervistato a proposito della saga del Dottor Mabuse