Salvatore Quasimodo, il cruccio del Nobel – 1959
Intervista a Salvatore Quasimodo che insiste sulla sua vocazione di scrittore indipendente. Riflette sula sua poesia come opera di reazione e sul suo lavoro in campo teatrale.
Mare, natura, visioni e Neruda, 1985
Lettura di alcune versi, di riflessioni e rare immagini di Pablo Neruda nel 1951, periodo in cui il poeta scrisse i poemi “Le uve e il vento” e “I versi del Capitano”.
Mario Praz, l’ombra della parola
In occasione della pubblicazione del libro “Voce dietro la scena”, il saggista e studioso di letteratura inglese Mario Praz racconta in cosa consista il suo lavoro di critico. Immerso nel salone con biblioteca […]
Maria Luisa Spaziani, “La volpe ricorda Eusebio”, 1981
Luisa Spaziani e Michele Rach sulla poetica di Eugenio Montale e parlano della sua permanenza nel mondo attuale.
Natalia Ginzburg, il volto di scabra contadina – 1964
La scrittrice Natalia Ginzburg si sofferma sul suo desiderio di assomigliare – nella scrittura – ad un uomo, sull’accettazione della sua condizione di donna, sul registro dei suoi racconti scritti in prima persona, […]
José Saramago, 2010
José Saramago, ormai anziano, parla della sua concezione della letteratura e del libro che è un buon libro è “forte ma non prepotente”, citando Kafka. C’è traduzione simultanea in voce speaker.
I “quattro volte vent’anni” di Ungà, 1968
A palazzo Chigi, Quasimodo e Montale tengono discorsi alla presenza di Ungaretti e del presidente del consiglio Aldo Moro in occasione degli ottant’anni del poeta meno “blasonato” dei due. Di seguito, Ungaretti tiene […]
Camon e Pontiggia: due scrittori seri, 1976
Davico Bonino incontra Fernando Camon e Giuseppe Pontiggia, i quali analizzano la qualità della produzione editoriale dei romanzi italiani e poi presentano la trama dei rispettivi libri “Un altare per la madre” e […]
Lo scherzo di Guareschi, 1959
Lo scrittore Giovannino Guareschi parla al telefono con Montanelli, dopo che una troupe, per conto del giornalista, lo ha “braccato” nei suoi luoghi per intervistarlo, cosa a lui sgradita. Ma infine Guardeschi vuole […]
Giovanni Testori e Leo Ferrè, 1977
Giovanni Testori commenta commosso l’arte dello chansonnier Leo Ferrè. Parla del rapporto con il canto, la voce, il ritmo. Il clamore di fondo di ogni testo veramente poetico.
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