Messa pasquale di Papa Paolo VI che, successivamente esorterà le brigate rosse a liberare l’Onorevole Moro, con queste parole:
“Lo scrivo a voi, uomini delle Brigate Rosse: restituite alla libertà, alla sua famiglia, alla vita civile, l’onorevole Aldo Moro […] Io non ho alcun mandato nei suoi confronti, né sono legato da alcun interesse privato verso di lui. Ma lo amo come membro della grande famiglia umana, come amico di studi, e a titolo tutto particolare, come fratello di fede e come figlio della Chiesa di Cristo. […] vi prego in ginocchio, liberate l’onorevole Moro, semplicemente, senza condizioni, non tanto per motivo della mia umile e affettuosa intercessione, ma in virtù della sua dignità di comune fratello in umanità”.
Nel frattempo, negli stessi giorni vengono circoscritti i nomi di sette indiziati, presunti esecutori della strage di via Fani.
Presente, inoltre, nel Tg, una intervista al Procuratore Capo della Repubblica, di Roma Giovanni De Matteo
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