In occasione della Giornata internazionale della donna, Rai Teche ripropone su RaiPlay un piccolo capolavoro della storia della nostra televisione: si tratta di “Una donna, un Paese”, di Carlo Lizzani e Claudio Nasso, in onda nell’estate del 1972. Tredici interviste a tredici grandi donne del panorama internazionale, contraddistintesi nel loro campo e incontrate nell’arco di dieci mesi di viaggi in tutto il mondo. Così raccontava Nasso al Radiocorriere TV:
Ho pensato che si potesse tentare una radiografia dei problemi più drammatici che travagliano l’umanità contemporanea puntando sulla personale partecipazione e sulla diretta testimonianza di tredici personaggi femminili che nella politica, nella scienza, nell’arte e nello sport hanno toccato il vertice della loro celebrità. In altre parole, guardare il mondo di oggi attraverso gli occhi di 13 donne famose.
Gli autori hanno girato oltre trentacinquemila metri di pellicola, realizzando interviste nelle lingue più disparate, scampando assieme alla troupe anche ad alcuni gravi pericoli come quello del colera in India o del tifone Lucy a Hong Kong.
Le protagoniste delle puntate sono Jane Fonda, contestatrice attiva dell’establishment americano; Coretta, vedova di Martin Luther King, con la sua sofferta testimonianza e la fermezza nel proseguire l’opera del marito; Indira Gandhi, primo ministro indiano cui spettava di fronteggiare l’urgenza dell’industrializzazione del suo Paese; la scrittrice e sinologa Han Su-yin nel suo ritratto inedito della Cina contemporanea, col successo della rivoluzione in un Paese immobile da secoli; Ichiko Kamichika, scrittrice ed ex senatrice giapponese, che predice il protagonismo del Giappone dagli anni Settanta al Duemila nel panorama economico orientale; Mary Quant, inventrice della gonna, che dà la sua definizione di moda come strumento d’espressione della persona; Betty Friedan, leader del National Organization for Women, impegnata nella sua lotta senza quartiere alla discriminazione di genere; la famosa antropologa Margaret Mead allo studio del nuovo ruolo della donna nella società moderna; le atlete Wilma Rudolph e Jolanda Balas, la prima che sbancò nella corsa con tre ori alle Olimpiadi di Roma ’60, la seconda dominatrice incontrastata del salto in alto per anni; la dottoressa Anna Aslan, gerontologa inventrice del Gerovital, metodo di ringiovanimento divenuto celebre per i suoi sorprendenti risultati; Mary Wilson, apprezzata poetessa e moglie del leader laburista Harold Wilson, che mostra come possa essere fondamentale il ruolo di una donna nel contribuire ai successi politici del marito; Carla Fracci, la nostra meravigliosa ballerina che qui vi proponiamo, nell’attualissimo racconto della difficoltà di conciliare l’amore per la propria professione col desiderio di avere una famiglia.
Quello di Lizzani e Nasso è uno sforzo produttivo colossale che restituisce un racconto laico, privo di sentimentalismi: attraverso storie di donne restituisce uno spaccato del mondo politico, sociale e culturale di cinquant’anni fa. Ne deriva un caleidoscopio articolato, con lotte sociali che stupiscono per la loro attualità nella storia dell’emancipazione del genere femminile.