Per il centenario della morte dello scrittore e poeta tedesco Ludwig Tieck (1773-1853), una delle figure di rilievo del romanticismo tedesco, la Rai trasmise questo suo dramma ripreso fedelmente dalla famosa fiaba di Perrault. Vi si narra la storia del ricco e crudele Barbablù, sadico assassino di mogli curiose, che insiste a sposarsi nel desiderio di trovare una donna che possegga il raro dono della discrezione. Purtroppo anche la settima sposa, la giovane Agnese, si rivela una ficcanaso e quando Barbablù se ne accorge la morte pare inevitabile… però la fanciulla proviene da una famiglia numerosa e i suoi fratelli giungono in tempo a salvarla. Secondo quanto scrisse Bonaventura Tecchi sul Radiocorriere nell’articolo di introduzione all’ascolto del dramma, questa composizione di Tieck è quella in cui maggiormente si raggiunge l’equilibrio instabile tra fantasia e realtà, tra follia e buon senso. (Da notare il calibro delle firme che all’epoca comparivano sul settimanale!). Compagnia di Prosa di Firenze della Rai con Franco Luzzi (Pietro Berner, detto Barbablù), Wanda Pasquini (Matilde, sua serva), Fernando Caiati (Antonio di Friedheim), Antonio Pierfederici (Simone di Friedheim), Anna Miserocchi (Agnese di Friedheim), Adriana Innocenti (Anna di Friedheim), Franco Sabani (Aimone di Wallenrod), Corrado De Cristofaro (Corrado di Wallenrod), Gianni Pietrasanta (Martino di Felsberg), Tino Erler (Claus), Fernando Farese (il consigliere), Carlo Principini (il medico), Gualberto Giunti (un cavaliere), Luciano Alberti (un guerriero), Rodolfo Martini (un soldato). Commento musicale di Bruno Rigacci. Riduzione e regia di Corrado Pavolini.