La frontiera di cui si parla in questo radiodramma dell’attore e commediografo Gualberto Giunti non è solo il confine tra una nazione e un’altra, ma rappresenta quel varco invisibile oltrepassato il quale la vita assume un significato diverso. Un pover’uomo racconta la sua storia di emigrato a una giovane guardia di frontiera che teme di avergli sparato accidentalmente e ciò che ne viene fuori è una triste vicenda di soprusi e vigliaccheria a cui il più debole è destinato a soccombere. Non ostante le cattiverie ricevute, lo sventurato riesce a provare compassione per chi lo ha tradito e giudica il fatto col distacco di chi ha realmente varcato l’ultimo confine. Compagnia di Prosa di Firenze della Rai con Nino Pavese (Quello), Franco Sabani (Teresio Canonica), Giovanni Rovini (Gigi Martelli), Renzo Scali (Peppino), Franco Luzzi (il comandante delle guardie), Rosello Cristina -nome d’arte di Gualberto Giunti- (il brigadiere), Sergio Gazzarrini (il dottore), Giorgio Piamonti (don Cosimo Scafati), Giorgio Ciarpaglini (il paesano), Fernando Caiati (Jacques), Elina Imberciadori (Jeannette), Tino Erler (l’ispettore di polizia), Rodolfo Martini (Francescone), Corrado De Cristofaro (Rocco), Adriana Innocenti (Mariarosa), Gianni Pietrasanta (l’avvocato Cattaruna), Nella Barbieri, Arrigo Chiostrini, Marcella Novelli, Augusto Tommasini. Commenti musicali di Bruno Zucchetti. Regia di Amerigo Gomez.
Copione del radiodramma.
Foglio di registrazione ed etichetta del nastro