La seconda parte della trasmissione sui canti popolari risorgimentali ospita, dopo la conclusione dell’intervento del professor Toschi, l’opinione del critico musicale Gianfilippo De’ Rossi che si esprime sulla funzione sociale del melodramma, e, in particolare, sulla figura di Giuseppe Verdi, il cui teatro ha la capacità di rappresentare al più alto grado non solo i motivi risorgimentali ma anche e soprattutto i grandi temi della vita civile e politica degli italiani. Richiesto di affrontare il tema della realtà strutturale di questi canti, Nino Piccinelli, compositore, autore della canzone di guerra “Ta pum”, ricorda che, come affermato da Gramsci, sono popolari quei canti nei quali è intervenuta una elaborazione popolare o comune e che la popolarità dei canti, consiste non nella loro origine né nel loro genere bensì nella loro adozione perché conformi alla maniera di pensare e di sentire del popolo. La selezione dei canti fatti ascoltare comprende, fra i molti titoli, “O giovani ardenti”, “Evviva Garibaldi”, “Dammi un riccio dei tuoi capelli”, “La mia bella voleva venire”, “Dall’Alpi al mar”.