Nella registrazione del 11/03/1952, Wilhelm Furtwängler dirige l’Orchestra Sinfonica di Torino della RAI nel finale “Morte di Isotta” dall’opera “Tristano e Isotta” di Richard Wagner. La figura di Wagner è intimamente connessa alla vita e all’attività di Wilhelm Furtwängler almeno quanto quella di Beethoven. I suoi drammi musicali ebbero modo di rivivere grazie al maestro tedesco in rappresentazioni sonore di potenza e suggestione insuperate, nelle quali i conflitti dei personaggi si svolgevano nell’ambito di una concezione metafisica dell’esistenza. Così nel finale del Tristano e Isotta, sorta di “amen” posto a conclusione di uno dei più alti inni all’amore che la cultura occidentale abbia mai annoverato, la visione interpretativa di Furtwängler ha modo di espandersi in un crescendo privo di ogni febbrile concitazione, che si eleva in grandi arcate sonore sorrette dalla straordinaria intensità espressiva del legato.
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