Ettore Scola si racconta attraverso il film “Una giornata particolare” (1977), uno dei più importanti della sua carriera cinematografica e del cinema italiano. La pellicola ha ottenuto vari riconoscimenti internazionali, vinto il Golden Globe quale miglior film straniero e inoltre ha ricevuto due candidature al premio Oscar. Il regista nell’intervista radiofonica a Hollywood Party ricorda aneddoti e curiosità relativi al film, in particolare al condominio nel quale sono state girate gran parte delle riprese: le case di Viale XXI Aprile a Roma , i cosiddetti palazzi Federici, il più grande edificio di case popolari costruito in Italia negli anni trenta. Scola si sofferma sui due personaggi principali della storia: Antonietta, casalinga ingenua e malinconica, sposata con un fervente fascista e Gabriele un ex radiocronista dell’EIAR, disoccupato e omosessuale, che si incontrano nella giornata del 6 maggio 1938, data della storica visita di Adolf Hitler a Roma . I protagonisti appartengono a due mondi completamente diversi, inconciliabili, ma finiscono con l’avvicinarsi e alla fine della giornata addirittura coincidono; personaggi molto intensi, interpretati in modo straordinario da Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Il regista spiega la scelta di utilizzare la coppia più famosa del cinema italiano , come interpreti simbolici di una piccola grande storia che si svolge in un solo giorno, ma significativo di un’epoca. Come accade spesso nel suo cinema, utilizza attori famosi un po’ in controtendenza, cioè, attribuendogli ruoli distanti dalla loro immagine di divi cinematografici, sfruttando le loro potenzialità espressive. Scola in conclusione, ricorda l’incontro avvenuto a Los Angeles con il grande regista spagnolo Luis Buñuel in occasione della candidatura all’oscar del suo film “Una giornata particolare”.