Vittorio Gassman (1922-2000) non era veneto, ma tra i suoi grandi talenti aveva anche quello di saper parlare numerosi dialetti italiani e qui, nel monologo dal “Parlamento” di Ruzante, ne dà una prova innegabile. La lingua, un vernacolo cinquecentesco, sgorga dalla sua bocca come un fiume in piena. In questo programma del 1978, “Il fascino discreto della parola”, ideato dal critico cinematografico Giulio Cesare Castello, si proponevano i testi teatrali più interessanti nelle interpretazioni dei maggiori artisti italiani.
In studio conduceva l’attore Nino Dal Fabbro.
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