Thich Nhat Hanh (Huế, 11 ottobre 1926 – Huế, 22 gennaio 2022) è stato un monaco buddhista, poeta e attivista vietnamita per la pace.
Nato nel Vietnam centrale nel 1926, all’età di sedici anni fu ordinato monaco del Buddhismo Thiến, lo Zen/Chán vietnamita, nella scuola Lâm Tế, e da allora interpreta e promuove il Dharma quale strumento per portare pace, riconciliazione e fratellanza nella società, accogliendo anche diverse tradizioni.
Nel 1967, mentre si trova negli Stati Uniti, incontra Martin Luther King, il quale, dopo averlo incontrato, lo candida al Premio Nobel per la pace, e prende posizione pubblicamente contro la guerra in Vietnam.
Due anni dopo, costretto all’esilio, ha dato vita alla Delegazione di Pace Buddhista, che ha partecipato alle trattative di pace di Parigi. Dopo la firma degli accordi, gli è stato rifiutato il permesso di rientrare nel suo Paese da parte del governo comunista. Si è quindi stabilito in Francia, dove nel 1982 ha fondato Plum Village, comunità di monaci e laici uomini e donne nei pressi di Bordeaux. Solo nel gennaio del 2005, dopo 39 anni di esilio, su invito ufficiale del governo vietnamita, ha potuto far ritorno per tre mesi in patria.
È poi ritornato in Vietnam nel febbraio del 2007 per un tour di 10 settimane, durante il quale ha tenuto discorsi davanti ad occidentali e vietnamiti.
I suoi numerosi libri sono stati tradotti in molte lingue.
Nell’intervista il monaco e poeta vietnamita tratta i temi della pace e della non violenza, le radici della rabbia e dell’ignoranza.
Intervista di Luciano Minerva