Rudolf Nureyev nacque il 17 marzo 1938 nei pressi di Irkutsk, ai confini con la lontana Mongolia, da contadini tartari che avevano trovato un relativo benessere dopo la rivoluzione russa e poi patito tutte le difficoltà della guerra. Freddo e fame furono all’ordine del giorno (la madre fu quasi sbranata dai lupi selvaggi), ma il ragazzo si forgiò alla fatica, rivelando un amore per la musica e una predisposizione per la danza ed esibendosi in spettacoli improvvisati per i soldati russi reduci dal fronte. Verso gli otto anni che decise di intraprendere professionalmente la carriera di ballerino e ad undici cominciò a prendere le prime lezioni di danza da una vecchia signora che aveva fatto parte della compagnia di Diaghilev, poi da una ex-solista del Kirov di Leningrado. Entrò cosi a far parte del balletto del Teatro di Ufa e prese conoscenza del grande repertorio russo-sovietico.
Nonostante l’ostilità della famiglia, lasciata la scuola, Nureyev volò a Leningrado per seguire i corsi della prestigiosa Accademia di danza fondata da Agrippina Vaganova; che già aveva formato e laureato «stelle» di prima grandezza come la Pavlova, Nijinski e la Ulanova. Ammessovi nel 1955, già tre anni dopo Rudy si metteva in luce a Mosca in un concorso internazionale, finendo con l’essere richiestissimo dai più importanti teatri sovietici. Nureyev scelse il Kirov, col quale si esibì inizialmente accanto alla più anziana Dudinskaja, suscitando grandi consensi.
Il programma “Bravo Rudy”, si delinea la vita e l’opera di Rudolf Nureyev.
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