Rai Teche e` orgogliosa di poter render omaggio al popolo ligure, così duramente colpito nei mesi scorsi, contribuendo alla realizzazione della mostra “Genova per Sanremo. Dischi, etichette e copertine del Festival dal 1957 al 1997” organizzata dal Polo museale della Liguria con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi attraverso i video storici delle esibizioni degli artisti liguri, cantanti, cantautori, parolieri, musicisti, che hanno partecipato alle varie edizioni del Festival
“Se conservare la memoria del nostro futuro e’ la missione di Rai Teche- afferma il direttore di Rai Teche Maria Pia Ammirati -la collaborazione a progetti culturali come questo ne rappresenta certamente una piena espressione. Quello della Rai con il Comune di Sanremo e con il Festival della Canzone Italiana e’ da sempre un sodalizio indissolubile e poter riproporre al pubblico, fuori dall’Ariston, le voci, i volti, le emozioni dei protagonisti liguri che hanno reso grande la canzone italiana non può che arricchire l’esperienza “immersiva” dell’evento musicale e di costume più atteso ed amato”.
Rivedremo, tra i tanti artisti esposti, una giovanissima Mina eseguire E`vero di Nisa e Umberto Bindi nel Sanremo 60, Tony Dallara interpretare Un uomo vivo di Gino Paoli nel Sanremo 61, una struggente Ornella Vanoni interpretare La musica è finita, scritta per il testo da Franco Califano e Nicola Salerno e per la musica da Umberto Bindi presentata nel Sanremo 67 e classificatasi al 4 posto ma divenuta ormai un classico della canzone italiana, una dirompente Dalida durante le prove Ciao amore ciao di un indimenticato Luigi Tenco nel Sanremo 67.
E ancora i trascinanti Ricchi e Poveri in Che sarà di Franco Migliacci Carlo Pes-Jimmi Fontana nell’edizione Festival ’71 , una indimenticabile esibizione di Anna Oxa in outfit maschile con tanto di valigetta 24 ore in Un’emozione da poco di Fossati-Guglielminetti 2° classificata nel Festival ‘78, una commovente Mia Martini che partecipò per la prima volta al festival nell’edizione dell’82 con Non finisce mica il cielo di Ivano Fossati
E molti altri ancora. Per poter rievocare in molti il ricordo di quei momenti ma anche suscitare la curiosità dei più giovani facendo conoscere sempre di più la storia del costume del nostro Paese.
La mostra, che si inserisce all’interno delle attività “fuori Sanremo” di Rai Pubblicità, è un tributo alla cosiddetta “Scuola dei cantautori genovesi” e ripercorre il ruolo che musicisti, compositori e interpreti liguri hanno avuto al Festival di Sanremo, interpretando i cambiamenti non solo musicali, ma anche culturali, sociali e di costume di quegli anni.
“Nessun luogo è più indicato per ospitare questa mostra del Forte Santa Tecla”, afferma Elisabetta Piccioni, Direttore del Polo museale della Liguria, “una scelta che coniuga la valorizzazione della propria identità con la missione dei musei di essere anche momento di sintesi e stimolo assieme agli altri attori della società civile. Non dimentichiamo che la tradizione italiana è fatta soprattutto da una molteplicità di musei e aree archeologiche disseminati e questi sono stati riuniti in 17 Poli museali, uffici di coordinamento ed insieme propulsivi per la costruzione di una rete che coinvolga e armonizzi l’offerta culturale su base territoriale da qualunque soggetto privato o istituzionale espressa”.
Per Rossella Scunza – Direttore del Forte Santa Tecla di Sanremo – “l’idea della mostra, che mette in rilievo l’apporto dei musicisti genovesi al Festival di Sanremo nasce dall’esigenza di valorizzare il territorio ligure e il forte legame della musica cantautorale con il Festival e con la città di Sanremo”.
Partendo dagli appartenenti alla “Scuola dei cantautori genovesi, “abbiamo voluto allargare lo sguardo sugli interpreti, i parolieri e i musicisti meno noti al grande pubblico o dei quali si ignora la provenienza ligure ma che sono stati altrettanto importanti per i brani presentati al Festival”, conclude la Scunza.
Le registrazioni corrispondenti alle copertine presenti sui pannelli espositivi della mostra, insieme a tutto il patrimonio sonoro relativo ad oltre un secolo di canzone italiana, potranno essere ascoltate da tutti attraverso il portale della canzone www.canzoneitaliana.it , che sarà consultabile attraverso una postazione presente in Casa SIAE situata in piazza Colombo. “Il portale CANZONE ITALIANA è la testimonianza più completa del patrimonio musicale italiano e l’entusiastica adesione a questa mostra rafforza il grande impegno dell’ICBSA nella valorizzazione delle proprie raccolte”, afferma Sabina Magrini, Direttore ICBSA. L’ICBSA, erede della Discoteca di Stato fondata nel 1928, si qualifica oggi come la più grande collezione pubblica italiana del settore in grado di documentare la produzione fonografica e discografica dalla fine dell’800 ai nostri giorni.
La mostra sarà inoltre arricchita dal contributo di Rai Teche che ha messo a disposizione i video relativi ai brani oggetto della mostra, visibili a casa SIAE. Carla Consalvi, rappresentante di Rai Teche ha sottolineato che “Se conservare la memoria del nostro futuro è la missione di Rai Teche, la collaborazione a progetti culturali come questo ne rappresenta certamente una piena espressione. Quello della Rai con il Comune di Sanremo e con il Festival della Canzone Italiana è da sempre un sodalizio indissolubile e poter riproporre al pubblico, fuori dall’Ariston, le voci, i volti, le emozioni dei protagonisti liguri che hanno reso grande la canzone italiana non può che arricchire l’esperienza immersiva dell’evento musicale e di costume più atteso ed amato”.
Roberta Lucca Direttore Marketing e Commerciale Rai Pubblicità ha illustrato come questa mostra rappresenti un elemento importante del Santa Tecla, che da quest’anno rientra in un progetto più ampio, il “fuori Sanremo”, reso possibile dal fatto che Rai Pubblicità è diventata la concessionaria del comune durante la settimana del Festival per quanto riguarda le piazze attigue all’Ariston oltre al Forte Santa Tecla. Il Forte è il luogo dove Rai Pubblicità svolgerà le sue attività di PR con i suoi clienti e vedrà, tra l’altro, anche l’importante iniziativa di Rai Porte Aperte, a cura della Direzione Comunicazione Rai.
A questo proposito Fabrizio Casinelli, della Direzione Comunicazione Rai ha sottolineato come anche quest’’anno il Forte rimarrà aperto al pubblico ed alle scuole con il progetto Rai Porte Aperte, pensato dalla Direzione Comunicazione Rai per accogliere gli studenti con uno spazio dedicato in cui bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie di Sanremo potranno provare a “fare radio e televisione”.