Chuck Palahniuk (Pasco, 21 febbraio 1962), è uno scrittore e giornalista freelance statunitense.
Il suo primo romanzo Fight Club (1996) è diventato un best seller dopo l’uscita del film omonimo del 1999, diretto da David Fincher.
Fra le sue pubblicazioni, ricordiamo Soffocare, Scimmia pensa scimmia fa, Ninna nanna, Gang Bang, Dannazione, Cavie, Sventura, Romance.
Nell’intervista sul libro Rabbia, dedicato al padre, in occasione del Festivaletteratura di Mantova del 2007, lo scrittore affronta il rapporto contraddittorio dell’uomo con le automobili, il fenomeno del party crashing, con la distruzione delle auto.
Ogni qual volta incontro una persona che mi interessa, che ammiro, cerco di prendere quello che posso da questa persona e cerco di farla diventare uno dei miei personaggi. Ogni qualvolta che mi capita di incontrare una persona che vorrei in un modo o nell’altro copiare, la cui vita mi interessa in modo particolare, la faccio diventare un personaggio perché in questo modo posso studiare le cose che mi interessano più profondamente di questa persona e anche, se vogliamo ‘onorare’ un po’ tutte le virtù che vedo in questa persona, allora diciamo così: ‘gli faccio il ritratto’. I miei personaggi non sono me, ma sono ciò che io vorrei essere
Intervista di Luigia Sorrentino