Il primo aprile 1955 scompare Silvio D’Amico, il più grande teorico e critico teatrale italiano. ha avuto tra i suoi allievi Vittorio Gassman, Luigi Squarzina, Rossella Falk, Anna Magnani, Nino Manfredi.
A venticinque anni intraprende l’attività di giornalista al quotidiano L’Idea Nazionale e dirige la rubrica di critica drammatica su La Tribuna (con cui l’Idea Nazionale si era fuso) dal 1925 al 1940.
In questi anni afferma la preminenza del poeta e della parola, al cui servizio deve mettersi l’attore, e, negli anni in cui il teatro di regia stentava ancora a nascere, teorizzò la necessità della figura del regista.
Fonda, e dal 1932 al 1936 diresse, la rivista Scenario, insieme a Nicola De Pirro.
Nel 1935 viene nominato commissario straordinario per la riforma della scuola di recitazione di Roma, trasformando la Regia Scuola di Recitazione (intitolata a Eleonora Duse) in Accademia nazionale d’arte drammatica. Negli anni del primo dopoguerra dedica gran parte del suo tempo all’Accademia; nel 1944 favorisce l’ingresso di Orazio Costa alla cattedra di Regia inaugurando così una lunga e gloriosa stagione dell’Accademia stessa, che vedrà tra i suoi allievi, tra gli altri, Vittorio Gassman, Luigi Squarzina, Elio Pandolfi, Andrea Camilleri, Rossella Falk, Anna Magnani, Paolo Stoppa, Sergio Tofano, Paolo Panelli, Nino Manfredi, Tino Buazzelli, Giorgio De Lullo, Gianrico Tedeschi, Monica Vitti, Attilio Corsini, Wanda Marasco, Mario Missiroli, Goliarda Sapienza, Glauco Mauri, Gabriele Lavia, Luca Ronconi. Oggi l’istituzione porta il suo nome.
In seguito curerà la collana Il Teatro del Novecento, per le edizioni Treves (5 volumi) e la collana di testi teatrali Repertorio (21 volumi). Rimasta nella storia la raccolta di più testi sulla Storia del Teatro Drammatico, oggi in edizione riveduta e aggiornata. Diresse e curò una imponente Enciclopedia dello Spettacolo in 11 volumi (1954-75).
Alla notizia della sua morte, i teatri della capitale restanoo chiusi per lutto. È sepolto nella tomba di famiglia al Quadriportico del Verano. Era padre del musicologo Fedele D’Amico.
Il fondo Silvio D’Amico è conservato nel Civico Museo Biblioteca dell’Attore di Genova.
Guarda una puntata del programma “Fatti nostri“, del 1987, in cui vengono intervistati gli allievi dell’Accademia Silvio D’Amico e vengono ripresi momenti di recitazione e performance teatrali.