Il 31 agosto 1870, nasceva Maria Montessori, educatrice italiana, nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo.
Nel 1947, si preoccupò di ricostruire l’Opera Nazionale alla quale vennero affidati praticamente gli stessi compiti previsti dallo statuto del 1924, la cui attuazione e il cui sviluppo venne favorito anche attraverso la presenza di “Vita dell’infanzia”, di cui ispirò e determinò la nascita.
Grazie all’impulso datole da Maria Jervolino e Salvatore Valitutti, l’Opera Montessori poté riprendere e sviluppare le proprie finalità, valorizzando i principi pedagogici della fondatrice e diffondendo la conoscenza e l’attuazione del Metodo. A causa di una grave crisi finanziaria ed organizzativa ne fu commissariata la gestione fino al 1986, quando, completamente risanata, riacquistò la propria fisionomia statutaria che ancor oggi la caratterizza.
Il suo pensiero identifica il “bambino come essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali”, che l’adulto ha ormai compresso dentro di sé rendendole inattive. Il principio fondamentale deve essere la “libertà dell’allievo”, poiché solo la libertà favorisce la creatività del bambino già presente nella sua natura. Dalla libertà deve emergere la disciplina.
Guarda l’estratto video con una intervista del 1947 alla pedagoga italiana.